Conciliazione, uno strumento per alleggerire la giustizia

Chiudere le controversie prima di arrivare davanti al giudice

Alzi la mano chi fra noi, almeno una volta nella vita, non abbia mai affrontato una lite condominiale, una questione con i vicini di casa, una polemica per un incidente stradale, senza dimenticare le estenuanti e dolorose trattative in sede di separazione coniugale?

Sembrerebbero argomenti di poco conto. Sono in realtà controversie che riguardano tutti noi e che contribuiscono ad intasare i mastodontici tempi della giustizia civile che, non a caso, è definita una vera e propria Cenerentola.
D’altra parte, bisogna ricordare che alla base del patto tra l’Italia e l’Europa c’è proprio l’impegno del nostro Paese a ridurre i lunghissimi tempi del processo civile del 40 per cento entro cinque anni.

Ecco perché sono in cantiere alcune riforme che vanno nella direzione di aumentare lo strumento della mediazione al fine di contenere la durata dei processi e fronteggiare l’esplosione delle liti.

Un esempio: se il giudice punta alla mediazione in una lite fra condomini, l’effetto finale sarà meno traumatico per le parti.

Lo spirito del cambiamento è quello di favorire la conciliazione fra le parti prima e durante il processo, in pratica chiudere le controversie senza arrivare davanti al giudice.

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Novità anche per quel che riguarda il tema dei  licenziamenti. La logica è quella che, per il bene di tutti, azienda e lavoratore devono sapere il prima possibile la decisione del giudice sull’eventuale reintegro del lavoratore.

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