Smart working: modello inappropriato per il futuro degli uffici pubblici

Il ministro Brunetta all'attacco, i dipendenti della PA dovranno tornare in presenza

Abbaglio

Il ministro della PA Brunetta torna all’attacco dello smart working giudicandolo modello inappropriato per il futuro degli uffici pubblici.

Il lavoro agile è stato efficace in situazioni di emergenza sanitaria ma ora sarebbe “solo un abbaglio”, parola del responsabile di Palazzo Vidoni: in sostanza, ha detto, un lavoro a domicilio all’italiana.

Non è la prima volta che il ministro tuona contro le distorsioni dello smart working. Già nei giorni scorsi aveva detto chiaramente che i dipendenti pubblici dovranno tornare in presenza per garantire tutti i servizi nei pubblici uffici.

Brunetta ha sottolineato la necessità di regole contrattuali e di sicurezza, ricordando in proposito l’attacco hacker alla Regione Lazio.

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Negli ultimi otto mesi ha lavorato da remoto oltre un milione e mezzo di statali. Secondo gli ultimi dati, soltanto il 60% sarebbe riuscito a svolgere tutte le funzioni richieste. Ora si sta discutendo sul nuovo contratto definendo paletti precisi su orari e controlli, prevedendo un tetto massimo del 15% per il lavoro a distanza.

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