Tremila sanitari non ancora vaccinati nel Lazio

Pochi ancora i provvedimenti di sospensione

Lentezza burocratica

Nel Lazio i sanitari non ancora vaccinati contro il Covid-19 sono molti, circa tremila. Eppure i provvedimenti di sospensione attivati sono ancora pochi, una ventina tra camici bianchi e professionisti sanitari.

Da mesi l’Ordine dei medici di Roma e Provincia ha inviato alla Regione la lista degli operatori non in regola con la vaccinazione. Un numero destinato a ridursi drasticamente (intorno ai trecento) tra chi, dopo la lettera della Asl competente, ha provveduto a immunizzarsi, ha contratto il virus o è esentato per patologie.

I medici indecisi o no vax sono appena una trentina, sui 46mila della Capitale e i 55mila totali del Lazio. Eppure a distanza di oltre sei mesi dalla fine della campagna vaccinale loro riservata, i professionisti sospesi dalla mansione e dallo stipendio sono appena tre, secondo i dati dell’Ordine.

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La causa? La farraginosità e la lentezza della burocrazia. È di pochi giorni fa la lettera dell’assessore D’Amato, con la richiesta di chiarimenti sulle procedure e insieme di sollecito perché si considerasse la questione dei sanitari no vax una priorità.

 

 

 

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