Pacciani, la condanna prima dell’assoluzione

Secondo il noto criminologo Francesco Bruno, il Mostro sarebbe un uomo mai individuato.

La vicenda del Mostro di Firenze è senza dubbio una delle più intrigate del nostro Paese, iniziata con gli inquirenti che in un primo momento non riescono a collegare il primo delitto del serial killer con un crimine commesso nel 1968 riconducibile alla cosiddetta “pista sarda”. Dopo una lunga serie di indagini il primo novembre del 1994 Pietro Pacciani viene condannato all’ergastolo in primo grado dal Tribunale di Firenze. Si ritiene sia il responsabile di 14 dei 16 delitti del Mostro di Firenze. Il contadino di Mercatale viene assolto in appello e muore prima del nuovo processo. Pietro Pacciani era indubbiamente un uomo violento, malvagio e con già una condanna per omicidio rimediata in gioventù. In ogni modo, il suo profilo non corrisponde a quello del serial killer capace di eludere magistralmente i controlli e le operazioni di polizia. Secondo il noto criminologo Francesco Bruno, il Mostro sarebbe un uomo mai individuato. Un assassino seriale d’intelligenza superiore alla media, spinto da delirio religioso e suggestioni moralistiche, che ha agito sempre da solo sin dal 1968.

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FGI

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