La grande battaglia per l’emancipazione del capezzolo

La sfida di Madonna ad Instagram che ripubblica una sua foto con seno nudo in evidenza farà memoria ma non Storia

La popstar nella sua carriera ha selezionato con grande cura i suoi ininfluenti avversari per ricavare un credito di immagine trasgressiva che la sua effigie pop non le avrebbe consentito di avere. È stata brava e arguta. Dovremmo ricordarla per il fiuto nel selezionare i brani interpretati, ma sarà menzionata anche per queste sue trovate. E va bene. Credevamo di aver archiviato il caso per sopraggiunti limiti di età ma la popstar non molla e stavolta il guanto di sfida lo lancia su un potere impersonale. Come Donald Trump ha sfidato Twitter lei ora sfida Instagram.

L’oggetto del contendere sarebbe una foto che la gestione del Social avrebbe cancellato senza avvisarla. Appare su un letto in posa indefinibile. L’oggetto di disputa si concentra su un capezzolo in evidenza. Sì, perché la diva non mostra nessun’altra nudità né irrita specifica suscettibilità la sua posa su un letto – dato lo standard offerto normalmente dai Social, nello specifico Instagram.

E allora Madonna protesta. Si ripubblica. Ma ad essere veramente resa pubblica non è la sua foto, di per sé indifferente all’analisi di un giudizio di gusto, bensì il fatto stesso di esaltare al mondo la sua azione. Ci informa e gli organi a questo deputati in tutto il mondo fanno da cassa di risonanza.

IL tutto è ammantato dal senso di una causa collettiva. Ovviamente! Come potevano mancare le ragioni del mondo femminile? E allora anche in termini di nudità le donne sarebbero svantaggiate sugli uomini. “Perché un petto nudo di un uomo è accettato sui Social e un seno nudo di una donna no?” – chiede Madonna a Instagram.

E sono domande che logorano, che dividono, che aprono un solco, che fanno discutere. Se si ragiona però sul fatto che nella Giornata contro la violenza alle donne c’è chi ritiene questa causa faccia parte di uno dei nodi dello squilibrio da sanare tra i generi, c’è da temere che siano adottate misure preventive nell’affrontare questioni gravi.

Il timore è che arriveremmo alla pratica di silenziare alcuni esponenti perché inquinano il dibattito – cosa che sarebbe un grave errore! Ma ci si chiede perché sulla base della popolarità acquisita certi personaggi abbiano la forza della menzione pubblica.

E allora, tra le tante, una Giornata di lotta collettiva che si dovrebbe introdurre sarebbe contro le comunicazioni mendaci, contro i falsi obiettivi di lotta, contro false battaglie di eticità condotte solamente a suffragio della propria persona … E non basterebbe una giornata intera per menzionarle tutte.

 

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