SAGRE – Ad Arsoli la 61° Sagra della Fagiolina arsolana

Alla fagiolina sarà dedicato anche uno speciale gelato

Domenica 3 settembre ad Arsoli si festeggia la Sagra della Fagiolina arsolana, la 61° edizione.

Si farà festa da mattina a sera. Alle ore 10 presso la Piazzetta del Santissimo Salvatore, uno degli angoli più belli del borgo antico, ci sarà la presentazione del libro “Storie di Arsoli” scritto da Nicola Cariello, Arbor Sapientiae Editore.

Sempre nella mattina inizieranno le visite guidate per “Arsoli Città museo” con partenze ogni 2 ore dal Museo delle Tradizioni Musicali.

Dalle ore 12.30 “Si pranza in Piazza”: si potranno gustare le ricette contadine cucinate ancora secondo gli antichi modi e con prodotti locali: le ciciarchiole (zuppa con pasta di grano duro fatta a mano e tagliata a quadretti grandi) condita con la Fagiolina”, “sagne” (pasta fatta a mano con farina, acqua e uova condita con sugo finto con aglio), fagiolina condita, salsicce e braciole, pane casereccio e vino cesanese.

Dolce novità di quest’anno, lo stecco gelato “Pirandello” in edizione limitata alla Fagiolina, creato dal campione del mondo di gelateria 2016 Luigi Tirabassi.

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Alle 15.30, giochi popolari per grandi e piccini aspettando lo spettacolo musicale che si svolgerà dalle 17 presso la Scalinata dal titolo “Ti racconto Franco Califano” con Beba Albanesi (voce), Francesco Calogiuri (percussioni) e Diego Di Curzio (chitarra).

Le visite guidate sono gratuite.

I Musei e i luoghi delle manifestazioni sono accessibili ai portatori di handicap e alle persone anziane.
Info: Cell. 392.9015228 – 345.7143063 – 366 9066320

La Fagiolina di Arsoli, Presidio Slow Food, sbarca al Rome Cavalieri Astoria Waldor
La Fagiolina di Arsoli

La Fagiolina Arsolana

La fagiolina Arsolana è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari L. o fagiolo comune, entità sottospecifica Ecotipo.

Il seme della fagiolina Arsolana si presenta di colore bianco, forma reniforme e calibro variabile dai 5 ai 7 mm. La coltivazione della fagiolina Arsolana avviene su terreni sabbioso-argillosi di composizione eterogenea. Il seme, riprodotto in azienda, è iscritto nel Registro Volontario regionale delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario a rischio di erosione (ai sensi della L.R. 15/00).

Il territorio interessato alla produzione è ricco di sorgenti che portano buoni flussi di acqua che viene utilizzata per l’irrigazione, di solito praticata solo a soccorso.

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Per la preparazione del terreno è sufficiente una lavorazione profonda 30-35 cm, seguita da un ripasso con cui si affina, si sistema e si livella accuratamente il terreno. La semina viene praticata nel mese di maggio ponendo 6-7 semi per buchetta. La raccolta del seme secco avviene manualmente, tra la fine di agosto e i primi di settembre.

Una tradizione antica

Dalle testimonianze degli agricoltori anziani si apprende che, in passato, la piana di Arsoli era tutta coltivata a fagiolina ed in ogni loro abitazione era sempre presente una “pigna di fagiolina” nel focolare, che rappresentava il pasto primario; la gente viveva di fagioli quale alimento indispensabile per lapporto nutritivo soprattutto di proteine.

Gli appezzamenti erano estesi comprendendo fino a 1500 piante. Parte della produzione era venduta ai Mercati Generali di Roma dove questo ecotipo era particolarmente apprezzato. Gli Arsolani hanno sempre dedicato al raccolto della fagiolina feste paesane.

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