PALOMBARA SABINA – Ospedale, il vigilante del Cup ruba i soldi in cassaforte

Il Tribunale di Tivoli lo condanna a 22 mesi per la sparizione di 700 euro

Avrebbe dovuto sorvegliare la cassaforte dell’ospedale da eventuali malintenzionati, invece a “ripulirla” di una manciata di contanti ci ha pensato proprio lui.

Per questo ieri, martedì 24 ottobre, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado ad un anno, 9 mesi e 10 giorni e al pagamento delle spese processuali una guardia giurata 50enne incensurata e domiciliata a Fonte Nuova.

Il Collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Antonella Garcea e Rosamaria Mesiti – ha derubricato in abuso d’ufficio l’originaria accusa di peculato formulata dalla Procura di Tivoli che ha richiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione.

La vicenda risale a sei anni fa ed è avvenuta all’ospedale Santissimo Salvatore di Palombara Sabina, dove F. C. lavorava come guardia giurata della “Italpol Vigilanza Srl”, azienda leader del settore appaltatrice del servizio di sicurezza per la Asl Roma 5 di Tivoli.

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Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, il 50enne era addetto al servizio di vigilanza presso il Cup – Centro Unico Prenotazioni – dell’ospedale, il servizio presso il quale i cittadini effettuano le prenotazioni delle visite specialistiche e delle prestazioni diagnostiche oltre al pagamento dei ticket richiesti.

I soldi in contanti venivano custoditi dagli impiegati in una apposita cassaforte che il vigilante avrebbe dovuto proteggere. Ma il primo febbraio 2017 dal forziere sparirono 700 euro degli 870,95 depositati dagli addetti del Cup all’interno di un plico sigillato.

Secondo quanto emerso dalle indagini e dal processo, la guardia giurata sarebbe riuscita a togliere i sigilli al plico, ad appropriarsi dei contanti e a sigillarlo di nuovo per farlo apparire allo stato originario e infine a ricollocarlo in cassaforte.

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Un “giochetto” scoperto praticamente subito dalla Asl Roma 5 di Tivoli che ha denunciato il vigilante e si è costituita parte civile nel processo terminato ieri.

Il Tribunale ha condannato inoltre F. C. a risarcire l’Azienda Sanitaria Locale di una somma equivalente ai 700 euro prelevati dalla cassaforte, infliggendo al vigilante la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per un anno.

Tuttavia il 50enne non sconterà un giorno in quanto gli è stato concesso il beneficio della pena sospesa.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 90 giorni.

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