Conviventi, ora riconosciuti perfettamente anche dal diritto

Una sentenza della Cassazione farà giurisprudenza e toglie ogni ultima remora della legge sul more uxorio

Dove ha perdonato il Santo Uffizio oggi arriva anche il Laico Tribunale. Abbiamo appreso come la Chiesa sia arrivata a tollerare le giovani coppie conviventi senza il sacro sigillo del matrimonio, fino a concedere la benedizione.

Oggi sulla stessa materia arriva la benedizione laica del sistema giuridico italiano che riconosce lo stato di coppia convivente, anche senza il matrimonio. Questo ufficiale investimento è applicato in modo funzionale al riconoscimento dello stato di coppia quando, invece, la coppia si dissolve e debbono essere fatti dei conti tra i due sul dare e l’avere.

Oggi si riconosce lo stato perdurato di coppia anche in situazione pre-matrimoniale oppure come suol dirsi nel “giuridichese” in more uxorio.

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A stabilirlo è la sentenza n.35385 della Corte di Cassazione. Anche le Sezioni unite, quindi, hanno riconosciuto nel conteggio dei soldi che l’uno dovrà versare all’altra (quasi sempre così) i “sacrifici o rinunce alla vita lavorativa/professionale del coniuge economicamente più debole”. Ciò anche prima delle nozze.

Pare che la sentenza costituisca un passaggio fondamentale. D’altro canto nella storia di molte coppie c’è l’acquisizione di uno status come quello descritto. A complicare le vicende però sussiste sempre la condizione di litigiosità dei due tale da non consentire la rilevazione di una verità storica per l’esser stati in coppia.

Decisivo un dato. La convivenza deve avere “i connotati di stabilità e continuità in ragione di un progetto di vita comune (analogo a quello che di regola caratterizza la famiglia fondata sul matrimonio), dal quale inevitabilmente discendono anche reciproche contribuzioni economiche”.

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(Singolare ed esplicativo l’uso dell’espressione “connotati” riferita alla convivenza, come se lo stato fattivo dei due avesse i tratti somatici di una persona vera in carne e ossa. Ed è quella, in effetti, la fatica della giurisprudenza: capire lo stato effettivo dell’essere in coppia dei due).

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