GUIDONIA – Fabrizio Moro al “The Space”: “Ecco perché ho fatto un film sui padri separati”

Il cantante e regista di Setteville conquista 2 mila studenti. Un'alunna, figlia di genitori separati: "Grazie a te so di essere stata ingiusta con papà"

Stamane, giovedì 7 marzo, al “The Space” Cinema di Guidonia circa duemila studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Majorana-Pisano” hanno accolto Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis per la proiezione di Martedì e venerdì (2024), film sceneggiato e diretto dai due ospiti che racconta la storia di un padre separato in difficoltà economiche e familiari.

Oltre agli studenti del polo Liceale e Tecnico Majorana-Pisano, hanno aderito le classi terza media dell’Istituto Comprensivo di Montecelio –Sant’Angelo e l’Istituto Comprensivo Orazio di Bagni di Tivoli.

Prodotto da Francesca Verdini e sceneggiato dai registi Fabrizio Moro e Alessio de Leonardis, “Martedì e Venerdì” ha per protagonista Edoardo Pesce, affiancato da Rosa Diletta Rossi, ed è la storia di Marino, padre separato, e del suo rapporto con la figlia che vede solo due giorni a settimana, il martedì e il venerdì appunto.

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Un padre separato stretto tra le difficoltà economiche e quelle familiari, che lo spingono ad unirsi alla banda di un amico criminale.

Al termine della proiezione, ra i diversi interventi da parte dei ragazzi, quello di Mina (nome di fantasia) che ha dichiarato quasi commossa: “Grazie per questo film. Ho rivisto la mia storia di figlia adolescente di due separati. Quando ero bambina ce l’avevo con mio padre. Ora, grazie a questo film, capisco che la mia avversione verso di lui era qualche volta ingiusta”.

Il cantante del terzo anno del liceo musicale, lo studente Federico di Cosimo, su invito del preside Eusebio Ciccotti che ha moderato gli incontri, ha cantato a cappella, seduto accanto a Fabrizio Moro, la sua canzone “Luna”: scrosciante applauso in sala e apprezzamento di Moro e De Leonardis per il giovane cantante autentica promessa.

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I due registi hanno pazientemente incontrato i duemila ragazzi, e alcuni genitori, spostandosi di sala in sala, nelle otto sale, mostrando disponibilità e cortesia nel rispondere a tutte le domande.

Innumerevoli i selfie richiesti a Fabrizio Moro, cui l’artista di Setteville non si è sottratto.

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