Guidonia – Costretta a rubare per portare i soldi a casa. Ragazza coraggio fa arrestare l’ex e i suoceri

Nell’ultimo anno era stata “pizzicata” tre volte con le mani nel sacco a rubare all’interno dei centri commerciali. Perché una ragazza italiana e di ottima famiglia era arrivata a tanto? Semplice, era il compagno a spingerla a delinquere

per portare a casa i soldi per mangiare. E’ andata avanti così per tanto tempo la storia di violenza familiare patita da una 25enne di Colle Fiorito, fino a quando la giovane ha denunciato facendo arrestare il convivente e i suoi genitori. Così mercoledì 11 aprile i carabinieri della Tenenza di Guidonia hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Morgan H., 24 anni, del padre Agostino H., 49, e della madre Natalina H., di 43, tutti accusati di concorso in maltrattamenti, sequestro di persona e minacce aggravate e continuate. I provvedimenti firmati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Mario Parisi sono stati notificati al termine di un mese d’indagini da parte dei militari diretti dal tenente Salvatore Ferraro e coordinati dal pubblico ministero Filippo Guerra.

L’attività investigativa era stata avviata il 16 marzo, dopo un blitz dei carabinieri nella roulotte in cui vive la famiglia di origine nomade ma da anni stanziata all’Albuccione. A mettere gli inquirenti sulla pista giusta è stata la mamma della 25enne che aveva sporto denuncia contro Morgan per aver malmenato e cacciato lei e la figlia 30enne domenica 11 marzo, ree di essere andate a trovare la ragazza e i suoi due bambini di 8 e 20 mesi.
In quel caso la donna aveva raccontato ai militari che la figlia più piccola nel 2008 si era fidanzata col 24enne e da allora le era stato vietato di vedere la propria famiglia.
Le conferme sono arrivate quando i carabinieri si sono presentati all’Albuccione e Morgan H. s’è barricato nella roulotte insieme ai bimbi. A quel punto, anche la ragazza ha vuotato il sacco, riferendo di essere maltrattata come un oggetto di proprietà, segregata nel prefabbricato, picchiata continuamente e costretta a rubare. La vittima, infatti, era stata arrestata per taccheggio tra Roma e la Toscana, ma ai militari ha confessato che non voleva vivere di espedienti.
Dalle indagini è emerso che anche i genitori del compagno avessero un ruolo attivo nella vicenda. Pare infatti che per intimorirla e costringerla a commettere i furti, la famiglia nomade minacciasse di fare del male ai suoi parenti, paventando conseguenze peggiori se avesse denunciato.
Ora la giovane donna con i suoi due piccoli è stata portata in una struttura protetta in una località segreta.

Marcello Santarelli

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  Centro commerciale aperto il primo maggio, protestano i lavoratori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.