L’idea deve essergli saltata in mente lì per lì, perché denunciare un tentativo di omicidio da parte della ex moglie e non fornire prove più che convincenti non è cosa di tutti i giorni.
Tant’è che era soltanto una messinscena per colpirla ancora, come faceva da quando lei lo aveva “piantato”. Così ora Massimo (il nome è di fantasia), un 42enne operaio disoccupato di Guidonia centro, dovrà spiegare alla Procura di Tivoli il motivo del piano maldestro e il perché da un anno tormenta l’ex in ogni modo.
Per ora l’uomo è stato denunciato dalla moglie, una casalinga di 40 anni, per minacce e ingiurie aggravate, mentre la Polizia stradale di Tivoli lo accusa di danneggiamento e simulazione di reato per un finto investimento attraverso il quale l’ex avrebbe cercato di toglierselo di mezzo definitivamente.
Secondo la ricostruzione degli agenti diretti dal sostituto commissario Raffaele Alessandrini, il fantomatico sinistro stradale sarebbe avvenuto lo scorso venerdì 23 marzo in via della Pietrara, la strada che collega via Casal Bianco alle cementerie Unicem.
Verso le 16, infatti, il 42enne aveva allertato la Stradale e il 118, chiedendo soccorsi per esser stato appena investito all’altezza del civico 161 da una Mercedes proveniente da via Casal Bianco e fuggita in direzione Guidonia. Secondo la sua versione dei fatti, al volante c’era Stefania (anche il suo è un nome di fantasia), la donna con la quale vent’anni fa aveva messo su famiglia e ora è in via di separazione. “Stavo attraversando – ha riferito Massimo ai poliziotti intervenuti sul posto – quando ho visto la Mercedes condotta da mia moglie venirmi addosso. Ha frenato soltanto alla fine e io sono stato sbalzato sul cofano e sul parabrezza”…
Continua a pag. 7 di Tiburno del 24 aprile 2012
