Guidonia – Suppellettili accatastati nel sottoscala, a fuoco il palazzo comunale

Chi sia stato e perché lo abbia fatto forse resterà un mistero. Certo è che l’incendio divampato giovedì 24 gennaio nello stabile comunale di via delle Ginestre 28 a Colle Fiorito poteva fare danni peggiori se gli inquilini non fossero intervenuti tempestivamente, domando le fiamme a colpi di secchi d’acqua.
Il bilancio del rogo è di tanta paura e di qualche intossicato, anche se nessun componente i 17 nuclei familiari residenti è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, accontentandosi dell’intervento di un’ambulanza giunta sul posto insieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Villa Adriana, quando oramai il palazzo era stato evacuato.
Secondo la ricostruzione effettuata grazie alle testimonianze dei residenti, le fiamme sono divampate verso le 19,30 nel sottoscala dell’androne condominiale, dove erano accatastati suppellettili inutilizzati o da buttare, sia di legno che di plastica, compreso un divano.
Il primo a dare l’allarme è stato Michele Zitiello, 51 anni, inquilino del quarto piano, avvertito da una passante che aveva notato del fumo fuoriuscire dal portone. Zitiello ha subito pensato a mettere in salvo moglie e figlio e, scendendo giù per le scale, ha suonato alla porta di ciascun condomino. Tuttavia raggiungere il piano terra è stato tutt’altro che semplice, visto che la tromba delle scale era invasa di una cortina di fumo nero ed era rimasta senza luce dopo che il rogo aveva distrutto l’impianto elettrico.
Fatto sta che soltanto utilizzando due torce tutte le famiglie – compresa una manciata di minori e alcuni anziani – sono riuscite a evacuare lo stabile comunale, mentre Zitiello e altri due condomini sono scesi fin nel seminterrato. A quel punto, i tre uomini sono entrati nel locale lavatoio – anch’esso ubicato nel seminterrato – e, munendosi ognuno di un secchio, nel giro di mezz’ora sono riusciti a spegnere le fiamme.
Al loro arrivo i vigili del fuoco e i carabinieri hanno accertato che il rogo era partito dai rifiuti accatastati nel sottoscala comunicante col condominio al civico 30 di via delle Ginestre, un lungo tunnel sul quale insistono cantine e lavatoi: per ora gli inquilini del civico 28 sono stati diffidati a non mettervi piede, anche se non sono stati riscontrati pericolI al palazzo.
“E’ stata una brutta esperienza, fortunatamente possiamo raccontarla”, commenta Michele Zitiello che ricorda attimo per attimo quella mezz’ora di panico di giovedì 24.
“Quando ho aperto la porta di casa – racconta il 51enne – un muro di fumo nero mi è entrato in casa, a quel punto ho fatto vestire mia moglie e mio figlio per farli mettere in salvo lungo le scale”. “Il fumo toglieva il respiro – prosegue Zitiello – io e le persone più giovani riuscivamo pure a stare in apnea, ma nel condominio ci sono anche anziani, cardiopatici e bambini: per loro è stato terribile, una mano divina deve averli aiutati”.
Sulle origini del rogo il 51enne non si sbilancia. “Non so – sottolinea – se le fiamme siano state appiccate volontariamente e chi possa averlo fatto. Non credo qualcuno del palazzo, magari è opera di ragazzacci di fuori. Come sono entrati? Il nostro portone è sempre chiuso, ma il seminterrato è comunicante col condominio adiacente. Per questo abbiamo chiesto più volte al Comune di poter separare i due palazzi”.

(ma. sa.)

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Lavori in corso, casello chiuso per due notti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.