Si finge adolescente su Fb per i giochi erotici on line con la minore. Ha sessant’anni

Una doppia identità attraverso la quale l’uomo è riuscito a intrattenere per quasi due anni una relazione virtuale con una ragazzina pugliese che oggi ne ha diciassette. Anni di messaggini e videochat a distanza durante i quali l’adolescente è arrivata a mostrare tutto di sé, convinta di condividere un piacere con un coetaneo. Per questo venerdì 28 giugno il sessantenne disoccupato è stato denunciato dalla Polizia Postale per adescamento di minore.
Il blitz è stato effettuato dagli agenti del Comparimento di Roma diretto da Andrea Rossi su delega dei colleghi di Lecce agli ordini di Lucrezia Laselva nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura salentina avviata il 19 aprile scorso a seguito della denuncia del papà della vittima.
Pare che il genitore si sia insospettito dopo i ripetuti rifiuti da parte di Luca Desideri a recarsi nel paesino in provincia di Lecce per conoscere di persona la famiglia della sua amata virtuale, una ragazzina che frequenta il liceo e adora l’hip hop. Stando a quanto accertato dagli investigatori della sezione distaccata diretta dall’ispettore superiore Salvatore Antonio Madaro, tra il sessantenne e la diciassettenne si sarebbe infatti instaurata una vera e propria storia d’amore.
Una storia morbosa, fatta non solo di teneri messaggini ma anche di autoerotismo. Una storia da ricostruire con precisione da parte degli inquirenti che venerdì mattina dall’abitazione di Tivoli hanno sequestrato tre hard disk del computer dell’indagato alla presenza del suo legale di fiducia, l’avvocato tiburtino Alice Fantini.
Gli agenti della Polizia Postale passeranno al setaccio tutti i file contenuti e la cronologia di navigazione su Internet alla ricerca di materiale che possa avvalorare la tesi della Procura.
Certo è che il disoccupato, coi suoi quattro profili ufficiali su Facebook e con l’iscrizione a siti di incontri come Badoo e Meetic sui quali si palesa per quello che è, pare essere un esperto del web.
Tutto sarebbe cominciato da una partita a Poker on line sul social network più gettonato nel mondo, un’applicazione che permette all’utente di giocare e fare conoscenze, perché dall’altra parte non c’è un computer ma una persona in carne e ossa. Fatto sta che dopo il poker è arrivata la chat. Lui al chiuso della sua stanza a Tivoli, lei nella cameretta in provincia di Lecce, i rispettivi familiari al lavoro: l’unica differenza è che la ragazzina si mostrava attraverso la webcam, mentre il disoccupato è rimasto sempre nascosto dietro la faccia del ragazzo piacente.
Stando alle prime indiscrezioni, la studentessa era piuttosto disinibita nei giochi erotici e il disoccupato altrettanto compiaciuto. Perché non fermare il gioco la prima volta che è andato oltre? Perché farsi chiamare e contattarla ancora? Perché non cancellare il profilo di Luca Desideri? “Minacciava di suicidarsi – ha detto l’uomo – Non accettava che quella relazione potesse finire”.

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