E’ allarme acqua all’arsenico. La rete idrica di Roma contaminata

Acqua all’arsenico. L’ordinanza del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, non lascia dubbi: “Non idonea al consumo umano”. Accade in alcune zone rurali di Roma Nord, tra il XIV e il XV municipio, dove a causa dei lavori di ripristino e manutenzione della rete idrica (gestita da Arsial) è stato riscontrato un alto livello di arsenico. Acqua “contaminata” che non può essere utilizza nemmeno per l’igiene personale. Ed è già panico. Proprio perchè l’ordinanza in questione è stata firmata lo scorso 21 febbraio, ma pubblicata sul portale del Campidoglio solo il primo marzo. E c’è già chi denuncia che “da Roma avrebbero dovuto comunicarlo per tempo”. Gli impianti in questione sono: Malborghetto, aree ex ente Maremma di Osteria Nuova, Santa Maria di Galeria, Tragliatella, Piansaccoccia e una porzione del consorzio di Cerquette Grandi. Ma dal Comune rassicurano: è prevista una misura per consentirne l’utilizzo almeno “per cucinare e lavarsi”, introducendo del cloro nelle condutture idriche. E intanto da domenica l’Arsial invia nelle zone interessate le autobotti per il rifornimento idrico. Il presidente del XV municipio, Daniele Torquati fa sapere che “è un provvedimento del tutto precauzionale. Le famiglie interessate in molti casi già non usavano a quei fini l’acqua, bensì si rifornivano dai pozzi da anni”. “L’acqua non è contaminata – continua Torquati – ha livelli batteriologici fuori soglia rispetto a un decreto del 2010 e ad una disposizione dell’Istituto di Sanità del 2012. Entrambe le norme avevano abbassato la soglia ammissibile”.
Una storia che lascia comunque in allerta, anche se, come indicato dagli amministratori, l’ordinanza riguarda “solo” 500 famiglie. L’Arsial ora è chiamata a bonificare la rete idrica il prima possibile, mentre l’ordinanza di Marino pone il divieto di utilizzo fino al 31 dicembre 2014. Almeno.

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