Jenne – Il Comune chiede al Parlamento il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni

Si schiera a sostegno dei portatori di disabilità uditive, la Giunta comunale di Jenne, presieduta dal sindaco Giorgio Pacchiarotti. Con votazione unanime, l’Esecutivo ha deliberato “di proporre al Consiglio Comunale di Jenne affinché venga sensibilizzato il Parlamento Italiano e la Regione Lazio alla pronta emanazione di una Legge per il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni e di procedere successivamente all’approvazione di un regolamento attuativo, affinché le politiche di promozione e sostegno contenute nel testo normativo abbiano ad attuarsi”.
Per la Giunta è, infatti, necessaria “l’adozione di politiche positive volte a rimuovere gli ostacoli che si frappongano al pieno sviluppo di ciascuna persona ed alla sua effettiva partecipazione alla vita civile, politica, economica e sociale”. C’è, d’altra parte, da tener presente che In Italia gli audiolesi sono circa cinque milioni, di cui almeno 60 mila sordi prelinguali, per i quali l’apprendimento della lingua italiana parlata è particolarmente complesso e richiede anni di terapia logopedica.
“L’apprendimento della Lingua Italiana dei Segni come prima lingua facilita invece – è stato sostenuto nell’atto deliberativo – il percorso scolastico e l’integrazione sociale, oltre al fatto che la convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata anche dall’Italia, ha riconosciuto la Lingua dei Segni e ne ha promosso l’acquisizione negli Stati membri, così come ha fatto l’Unione Europea con due successive risoluzioni”.
Al momento solo in Italia manca il riconoscimento ufficiale della Lingua Italiana dei Segni, contrariamente a quanto già avvenuto in 44 nazioni del mondo.

Fabrizio Lollobrigida

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  MENTANA - Investe l’amico della ex, compagno violento resta in carcere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.