Denise, sposa giovane e decisa: “Se l’amore vero arriva, perché aspettare?”

enise Palmieri classe ’91 originaria di Tivoli, è prossima alla laurea in Lettere. Si dedica con passione al suo allevamento domestico di cani Golden Retriever, dove si cimenta anche come addestratrice. Di suo marito ama soprattutto la semplicità e la lealtà.

Giuseppe Maltese, classe 1988 di origini siciliane, è impiegato come cameriere e nel tempo libero suona la batteria in una band di amici oltre a collaborare nella gestione e nella cura dei cuccioli a quattro zampe nell’allevamento di famiglia. Elogia sua moglie per la sua capacità di comprendere il prossimo e cercare di rendere felici le persone che ama.

 


 

Quando l’amore arriva non sempre segue le regole dei lunghi corteggiamenti e, se si è fortunati, lascia spazio alla passione che travolge i cuori dei due innamorati. Proprio come è successo ai due giovani sposini Denise e Giuseppe che si sono conosciuti a Bologna tra il 2011 e il 2012. Tra i due è scoccata subito la scintilla che ha dato inizio ad una relazione intensa e che ha decisamente precorso i tempi: a fine gennaio le presentazioni ai genitori, dopo due mesi la convivenza e il 4 maggio dell’anno dopo, il 2013, il matrimonio, a soli 22 anni lei e 25 lui. Oggi vivono a Villanova e, puntando sulla certezza di una casa, sono pronti a costruire il loro futuro insieme pieni di entusiasmo.

 

Tu originaria di Tivoli, lui siciliano. Il destino vi ha fatto incontrare a Bologna, ci racconti come è andata?

Ci siamo ritrovati a lavorare nello stesso bar per caso. Giuseppe si era trasferito da Agrigento a Bologna all’età di diciotto anni con i suoi fratelli nella speranza di trovare migliori opportunità lavorative, mentre io ho iniziato i miei studi proprio alla facoltà di Lettere dell’UniBo.

 

Quando hai capito che Giuseppe sarebbe stato l‘uomo della tua vita?

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Subito! Era diverso dagli altri ragazzi, sapevo che non avrei mai più trovato qualcun’altro come lui e poi è una sensazione che provi dentro di te. Io sono solare, positiva, amante della vita e impulsiva mentre mio marito è più chiuso, timido e riflessivo, per cui ci completiamo!

 

Oggi sempre meno giovani decidono di sposarsi. Come mai avete deciso di compiere così presto il grande passo?

Il tutto è nato da una battuta di Giuseppe che un bel giorno si è alzato dicendomi “Io tra un anno ti sposo”. Da quel momento ne abbiamo parlato e siamo stati d’accordo che non ci fosse motivo per aspettare, perché la nostra relazione era già consolidata non solo per via del grande sentimento che ci legava ma anche dalla convivenza. Infatti l’ufficialità non ha rappresentato un grande cambiamento a livello pratico, è stato piuttosto il coronamento del nostro amore in una giornata speciale condivisa con parenti ed amici.

 

Loro come hanno reagito alla notizia del matrimonio?

Gli amici erano felici ed elettrizzati mentre i genitori, più razionali, all’inizio erano letteralmente sconvolti! Non nego che, seppure in un secondo momento abbiano accettato la nostra scelta contenti, inizialmente hanno tentato di dissuaderci invitandoci ad aspettare… Però dal momento che non bastano anni per conoscere una persona, se arriva l’amore vero perché aspettare?

 

Sembri molto concreta, non la classica ragazza che sogna una storia con castelli e principesse…

E’ vero, sia nel ponderare la scelta del matrimonio che nel vivere questa esperienza non sono mai entrata in una dimensione troppo stile “favola vecchio stampo”, forse perché la precedente convivenza ed i relativi problemi della quotidianità mi hanno fatto comprende a pieno qual è la vita reale.

 

Però il vostro è stato un matrimonio classico e tradizionale, un po’ come in tutte le favole.

Sì, non siamo andati fuori dagli schemi, ci siamo sposati nel Mausoleo di Santa Costanza a Roma,scelto per lo più da Giuseppe che preferiva una chiesa dalle linee semplici piuttosto che di gusto barocco, come invece piaceva a me. Il mio abito aveva uno stile abbastanza tradizionale con un lungo strascico, e al collo le perle regalate dalla mamma. Per le foto abbiamo preferito i Fori Imperiali a Roma, tra turisti curiosi sotto un sole cocente.

 

La nota più originale?

Il tocco in più è stata la scelta del colore giallo e del limone come leit motiv ripreso nei nastri sui miei capelli e sulle mie scarpe, nel bouquet, negli addobbi e nelle bomboniere (bottigliette di limoncello prodotto da noi). Mentre l’aspetto un po’ più estroso sono stati il lancio nel cielo dei palloncini, che avevano un bigliettino con un piccolo pensiero per ogni invitato, e il foto book realizzato dai presenti con simpatici travestimenti e una macchinetta fotografica istantanea.

 

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Com’è stata la vostra luna di miele?

Premesso che noi siamo viaggiatori da “zaino in spalla” e spesso partiamo alla scoperta di posti nuovi senza troppa organizzazione, la meta per il viaggio di nozze, il Messico, l’abbiamo scelta estemporaneamente spinti dalla possibilità di poter effettuare in quei luoghi delle splendide escursioni, dal momento che non siamo affatto amanti del mare!

 

Progetti futuri?

Abbiamo in programma un viaggio a fine mese o in Kenya o in Madagascar mentre tra i progetti più consistenti c’è quello di trovare un terreno sui cui poter ingrandire e far crescere l’allevamento e addestramento di cani così da poter lavorare insieme. Per i figli ancora non è il momento, c’è ancora tempo!

 

di Dalila Milano

 

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