Alice Felli artista a tutto tondo, fa il bis da Mogol

Identikit: Alice Felli 24 anni di Colle Fiorito, cantautrice, musicista e pittrice. Nata sotto il segno del Capricorno, studia lingue straniere e traduzioni presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Ragazza tutto sprint dalle mille passioni, lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri che esprimono dolcezza e soprattutto determinazione nel portare avanti i propri sogni. ià a 12 anni iniziava il suo percorso artistico suonando la chitarra e componendo i primi pezzi. Pur giovanissima, ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con un grande della musica italiana, vincendo nel giugno del 2012 una delle 10 borse di studio disposte dalla Regione Lazio, per il Centro Europeo Toscolano di Avigliano Umbro, scuola di musica, canto e composizione fondata e diretta da Mogol, il “paroliere” di Lucio Battisti. Alla domanda che cos’è la musica per te, ci risponde: “la musica è vita, la musica sono io.”

 

Ascolta TIC TAC

Ascolta Stella del Nord

 

Chi è Alice? Sorride e risponde: “ Alice è una ragazza che ha una fortissima passione per la musica, Alice è una commistione di generi diversi che si materializzano in note. Una ragazza con un carattere tranquillo, pacato ma che grazie alla musica riesce ad esprimere milioni di emozioni per non implodere. Ognuno di noi nasce per comunicare e Io ho scelto la musica per farlo”.

 

Quando la musica è entrata a far parte della tua vita?  La musica è dentro di me fin dalla nascita, probabilmente, ma il momento in cui ho capito di averla impressa nel dna è stato quando ho ascoltato per la prima volta “Come as you are” dei Nirvana, lì ho sentito un brivido, che mi accompagna ancora oggi, ogni volta che compongo e suono la mia musica. Avevo circa 12 anni e in quel momento ho capito: sarei diventata una musicista. Da lì a 3 mesi studiavo già chitarra e dopo un annetto ho scritto la mia prima canzone.

Quali sono i tuoi miti musicali? Che musica ami ascoltare? Uno dei miei miti è Kurt Cobain dei Nirvana. Questo gruppo, ma tutto il “Grunge,” descrive la mia anima. Nel corso della mia vita mi sono rispecchiata in più generi musicali a seconda di quello che stava accadendo attorno a me. Ho cantato dal blues alla musica celtica; dal jazz all’industrial.

Sei una cantautrice, cosa vuoi comunicare con i tuoi testi? Vorrei trasmettere la mia visione della vita, filtrata e scandita dalle cose in cui credo, dalle mie esperienze. Sono cresciuta in un ambiente in cui si parlava spesso di angeli, di stelle, di vita extraterrestre, del valore dell’amore. Nei miei testi adoro parlare di quanto questi “elementi” influenzino la vita su questa terra. La canzone che meglio esprime quello che ho dentro è “Stella del Nord” con cui ho concorso ad Area Sanremo lo scorso ottobre. Scrivere canzoni, inoltre, è per me una grande valvola di sfogo: quando mi accade qualcosa di poco piacevole, canalizzo i pensieri negativi e li trasformo in Musica. La Musica è sempre stata la mia migliore medicina.

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Prima di iniziare lavventura al CET CET con il Maestro Giuseppe Barbera  MOgol eravamo ad Assisi per il 50imo anniversario di carriera del Maestro

Alice

All’ingresso del CET

Alice con il Maestro Barbera al CET

Alice e Mogol ad_Assisi in occasione 

del 50imo anniversario

di carriera del_Maestro

 

Due anni fa hai vinto il premio Mogol messo in concorso dalla Regione Lazio, come sei cambiata dopo questa esperienza? È stata un’esperienza significativa che mi ha fatto crescere e mi ha trasformata. Ho conosciuto il Maestro Mogol, che ha arricchito il mio bagaglio di consigli utili di cui ho fatto tesoro, inoltre mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, quello della musica italiana, che fino ad oggi avevo ignorato. Lì al CET ho iniziato a comporre i primi testi in italiano e, con mia grande sorpresa, mi è piaciuto. Ho studiato composizione musicale col Maestro Giuseppe Barbera (pianista e compositore per Arisa) e sento di essere cambiata molto anche grazie alla grande anima e al grande musicista che è lui.

io mentre canto Lodore del Sangue davanti alla mia classe al CET

Alice Mentre canta L’odore del Sangue davanti alla classe del CET

 

Raccontaci un aneddoto particolare che ti ha segnato positivamente durante questa avventura… Durante questa esperienza ho avuto tantissimi momenti divertenti ma uno che porterò sempre con me è quando ho scritto la prima canzone in italiano, L’odore del sangue” (il titolo mi venne suggerito dal grande compositore Oscar Prudente) e parla di un delitto passionale: lei uccide dapprima l’amante del suo compagno e poi lui, dopo avergli offerto del caffè. Dopo la prima  esibizione davanti all’Università intera mi hanno soprannominata “L’assassina”!

Quest’anno hai vinto nuovamente il premio Mogol e hai fatto il bis vincendo anche il premio Music Superior per studiare composizione con il maestro Marco Testoni. Che reazioni hai avuto? Te lo aspettavi? Non stavo nella pelle! Avevo fatto richiesta di borsa di studio sia per il CET che per il corso di Music Supervisor circa un anno fa, e gli esiti dei corrispettivi bandi di concorso mi sono arrivati quasi contemporaneamente ad agosto! La borsa di studio per il CET l’ho vinta grazie al Fondo di Solidarietà SIAE e vale ben due corsi (interpreti e autori di testi), per la durata di 6 mesi; mentre il secondo corso l’ho vinto con la Regione Lazio, e tratterà lo studio della musica nel campo audiovisivo: la scelta e la composizione di colonne sonore, il corso sta iniziando proprio in queste settimane e sono elettrizzata!

Cosa credi aggiungerà questa esperienza al tuo bagaglio?   Aggiungerà molto, soprattutto sotto l’aspetto compositivo: mi entusiasma l’idea di poter studiare composizione di colonne sonore e mi entusiasma sapere di poter continuare a comporre “in casa Mogol”. Ho una grandissima voglia di imparare cose nuove – e non si finisce mai di farlo. Vorrei che questo periodo fosse “decisivo” per la realizzazione del mio sogno: vivere di musica.

 

Dopo questa esperienza, hai già pensato ai tuoi progetti futuri? Per prima cosa concludere il mio percorso universitario e iniziare a pensare alla musica non solo più come una passione, bensì cercando di farla diventare la mia professione. Voglio pubblicare un album e comporre per alcuni grandi della musica e del cinema italiano. Colgo la domanda per aggiungere che mi piacerebbe proporre al Comune di Guidonia di organizzare un evento con Mogol e la sua Università; anche perché uno dei più stretti collaboratori del Maestro Mogol (nonché docente al CET da molti anni), Maurizio Bernacchia, vive nel nostro comune. Con lui ho composto il brano Tic Tac”.

Cosa pensi del panorama musicale attuale? E che spazio si da ai giovani emergenti? Attualmente si dà troppo spazio ai Talent Show. Gli artisti che nascono da questo meccanismo televisivo molto raramente sono compositori/cantautori e qualora lo fossero non viene dato loro modo per pubblicare il proprio materiale. Una cosa curiosa che ho potuto verificare in questi anni è che :  Ascoltiamo molta musica estera ma per poter “sfondare”  si deve cantare in italiano. Nel nostro paese i cantautori hanno vita dura. Un interprete non riceve diritti d’autore, quindi, è più “comodo” alle case discografiche e può giocarsi la carta (che io personalmente non condivido affatto) del Talent Show. Se invece vogliamo parlare dello spazio che la nostra zona offre ai giovani musicisti, allora la mia risposta è differente: è considerevole il numero di artisti presente a Guidonia e limitrofe, e adoro questa ricchezza che il nostro territorio ha! Abbiamo locali, associazioni e webradio che danno ampio spazio all’originalità e che conferiscono una forte voce al nord-est romano. Una voce che va ascoltata!!

Oltre la musica di cosa è fatta la tua vita? È fatta di pittura, di cinema, di spiritualità e, ovviamente, è fatta delle persone più importanti per me.

alice e il suo micio Grace Felly

Alice mentre compone insieme a Grace Felly la sua “musa a 4 zampe”

3 cose alle quali non rinunceresti e tre delle quali ne faresti volentieri a meno Ovunque io vada, porto con me chitarra, registratore portatile e un block notes dove appuntare parole e frasi che mi vengono in mente . Com me inoltre non manca mai una buona dose di pensieri positivi! Le preoccupazioni e le paure, invece, me le lascio alle spalle.

Un consiglio per tutti i giovani che lottano per i propri sogni Semplicemente, di non mollare mai. Un sogno non si realizza solo quando non ci si crede abbastanza. È dura, ma se fosse semplice realizzare i propri sogni forse non si chiamerebbero così. C’è una frase in Peter Pan che adoro: “Nel momento in cui dubiti di saper volare, smetti per sempre di saperlo fare”. Essere determinati e positivi è tutto nella vita.


 

https://www.youtube.com/watch?v=https://www.youtube.com/watch?v=aENrh-Zn3ts

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