Monterotondo – Così Chiara ha convinto i tre guru di MasterChef

Il suo era un piatto difficile, perché i funghi sono difficili da cucinare e da far apprezzare. Ma se li conosci a fondo, come Chiara Zanotti, possono dare enormi soddisfazioni. Anche gli chef della giuria l’hanno riconosciuto.

Figlia di Geltrude e del geometra Alfiero Zanotti, sorella di Francesco che è militare a Montelibretti, Chiara Zanotti è orgogliosamente una residente di Monterotondo Scalo. Ci tiene a precisarlo perché lo Scalo, spesso ingiustamente ignorato, per Chiara è una colonna portante dell’intera città. Agente di viaggio, per quindici anni ha vissuto all’estero e oggi è tornata continuando il suo mestiere e – al contempo – collaborando con una Onlus di Cremona che si occupa di Leucemia mieloide cronica e che porta il nome di Carolina Mercuri. (www.aipleucemiamieloidecronica.it). La sua curiosità per la cucina, approfondita in anni di viaggi in molti paesi, l’ha spinta a mettersi in gioco in Master Chef Italia. 

In questa avvenutra lei ha portato, appunto, i suoi amati funghi. Una passione che la accompagna dall’infanzia, che è cresciuta insieme a lei e che appare evidente anche durante una breve chiacchierata telefonica.

“In trasmissione ho portato un piatto con funghi di cinque specie di cinque generi diversi – racconta Zanotti – Mi rendo conto che era un piatto pericoloso, soprattutto davanti a tre chef di quel livello. Ma sono molto contenta, perché mi hanno capita. E’ una trasmissione dove viene dato spazio alle persone creative”. 

Una passione profonda, quella per i funghi. “Io conosco tutti i boschi del Lazio e non solo. Parto con il mio cestino e con il mio cane, Sally, che mi accompagna sempre. Li raccolgo, li fotografo e li studio. Li studio tanto. Ora andrò avanti, e spero che mi daranno la possibilità di esprimermi ancora attraverso i funghi”.

Chiara sa bene che, pur non volendo, quando si partecipa a questo tipo di trasmissioni ciascuno lancia un messaggio. E quello che vorrebbe trasmettere lei è un messaggio bello, interessante e da condividere.

“Non ho nulla contro i centri commerciali o i supermercati – spiega – Ma quello che vorrei comunicare io è l’importanza di conoscere il prodotto che si cucina. Toccarlo, capirlo, conoscerne le caratteristiche e – se possibile – magari raccoglierlo con le proprie mani. E’ quello che ho cercato di fare con il piatto presentato in trasmissione. Lì dentro c’era la mia passione, una mia esperienza diretta, prodotti raccolti da me. Ed è questo il messaggio che vorrei trasmettere”.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  Discarica in fiamme, traffico in tilt sulla A24 per troppo fumo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.