Fonte Nuova – Zingarelle pronte a rubare. Prese e liberate dopo due ore

La storia risale a sabato 14 marzo quando a Tor Lupara, intorno alle 9 del mattino, due giovani nomadi di 16 anni e mezzo erano state notate mentre si aggiravano lungo via delle Mimose. Arrivate davanti la porta di un appartamento al civico 9 di via Cicerone, sono entrati in azione i carabinieri del Nucleo Operativo di Monterotondo che hanno bloccato le due per capire le loro intenzioni.

 

Nella borsa gli attrezzi da scasso
E non è stato difficile immaginare cosa avevano in mente le due 16enni. Nella borsa a tracolla che indossavano, le minorenni nascondevano un cacciavite piccolo e una chiave inglese, oltre a una pellicola che viene utilizzata per aprirle.

 

Portate in caserma e perquisite
Le due nomadi protestavano con forza, quando sono state fermate e perquisite. I militari che erano sulle loro tracce da un’ora circa su segnalazione di alcuni residenti, le hanno portate nella sede della compagnia a Monterotondo. Qui è servito l’ausilio di due vigilesse di Monterondo per una perquisizione corporale più approfondita ed è spuntato fuori un cacciavite più grande, nascosto sotto i vestiti tra l’addome e la coscia.

 

Affidate a casa famiglia: scomparse poco dopo
A quel punto, come previsto dalla legge, le due minorenni dopo lo stato di fermo e il sequestro degli arnesi, sarebbero state affidate alle rispettive famiglie, ma nessuno le ha reclamate. Da una indagine dei militari, abitavano entrambe in un campo nomadi in zona Olimpica.
Così sono state portate alla casa famiglia “Casa delle case”, sempre a Monterotondo. Tutto finito? Nemmeno per idea. Dopo un paio di ore le due giovanissime avevano già fatto perdere le proprie tracce.

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