Una struttura di cinque piani nata con l’intenzione di decentrare ed alleviare il carico del pronto soccorso e del policlinico, offrendo servizi di qualità al cittadino. Esclusi, ancora una volta, i quartieri del versante prenestino. Duro il Movimento 5 stelle del municipio VI: “I fondi potevano essere spesi per potenziare gli ospedali che stanno chiudendo o investire in servizi come l’assistenza domiciliare”.
Asl RmB: “Più servizi ai pazienti”
Il poliambulatorio di Tor Vergata è attivo in zona da più di 30 anni. Ma è con la riapertura di oggi, a seguito di un lavoro di ristrutturazione e riorganizzazione dei reparti, che i servizi offerti aumenteranno di qualità. “Siamo passati dal fornire prestazioni mediche a prendere in carico il paziente nella sua interezza – spiega Vitaliano De Salazar, direttore generale dell’Asl Rm/B –. Per chi è diabetico, ad esempio, qui troverà la cura al diabete assieme a tutti annessi che servono alla cura totale integrata del paziente. Usufruirà, ad esempio, anche di visite oculistiche”.
Il presidente Zingaretti: “Andare oltre i soli ospedali”
Nel suo discorso di inaugurazione, il presidente della Regione Lazio ha voluto sottolineare la volontà dell’amministrazione di alleggerire il carico dei pazienti del pronto soccorso di Tor Vergata. “Fino ad oggi chi si era ferito una mano o chi ha avuto un infarto, era costretto a recarsi al pronto soccorso – spiega –. Con strutture come questa i codici bianchi ed i codici verdi verranno curati e seguiti qui, in modo da lasciare spazio agli interventi più urgenti negli ospedali”.
Versante prenestino, il grande escluso
I quartieri del versante prenestino, come Ponte di Nona, Castelverde e Corcolle, sono ad oggi ancora sprovvisti di strutture sanitarie. Unica eccezione, la piccola sede Asl di via Fosso dell’Osa, impossibilitata ad accogliere tutte le richieste del territorio. Si continuano, infatti, ad incentrare le strutture mediche nel territorio compreso tra i quartieri delle “torri” ed il casilino: basti pensare al policlinico di Tor Vergata, alla nuova Casa della Salute, al policlinico Casilino ed alla sede Asl a Grotte Celoni, anche se quest’ultima è poco attiva.
L’opposizione del Movimento 5 stelle
A poche ore di distanza dall’inaugurazione, il Movimento 5 stelle del municipio VI pubblica una prima analisi della nuova struttura: “Il PD apre le “Case della Salute” (nel Lazio ndr), 40 milioni di euro che potevano essere spesi per potenziare gli ospedali che stanno chiudendo o investire in servizi come l’assistenza domiciliare – si legge –. Da indagini fatte dal M5S Lazio, risulta che ad un anno dall’apertura di alcune “Case della Salute” i servizi non sono ancora attivi. Una manovra di marketing, senza un cronoprogramma, un’analisi dei costi benefici, di un piano attuativo. Insomma, l’ennesima operazione di facciata”.
l.l.g.
