La protesta di Arsoli
Alla recente presa di posizione della Giunta comunale di Arsoli, che in suo atto deliberativo aveva tra l’altro sostenuto essere l’iniziativa “una irrimediabile dispersione delle specifiche professionalità del Corpo forestale dello Stato non solo quale organo votato alla lotta ai crimini ambientali ed alla tutela degli ecosistemi naturali, ma anche per l’efficienza e l’efficacia della sua presenza nel presidio e nella difesa del territorio nell’interesse del Paese e della comunità locale di Arsoli”, si sono aggiunte ora le iniziative intraprese al riguardo dai comuni di Subiaco e di Arcinazzo Romano.
Gli interventi da Subiaco ed Arcinazzo Romano
Per la Giunta comunale di Subiaco, che ha approvato una deliberazione al riguardo “appare assolutamente necessario – è stato in particolare rilevato nel documento – evitare l’assorbimento in altre forse di polizia del Corpo Forestale dello Stato, disperdendone i compiti, ai fini del mantenimento degli attuali livelli di sicurezza e di presidio anche del territorio comunale”, mentre nella deliberazione approvata dalla Giunta comunale di Arcinazzo Romano “l’operazione determinerebbe l’immediata dispersione della specifica professionalità del Corpo Forestale dello Stato nella lotta ai crimini ambientali e nella tutela della legalità nel sistema agroforestale ed alimentare del Paese e del territorio del nostro Comune”.
Nei due documenti è stato, pertanto chiesto al presidenza del Consiglio non solo di scongiurare tale eventualità, ma che il Corpo Forestale dello Stato venga potenziato in termini di organico e di competenze.
Fa. Lo.