La lotta: “L’ecodistretto è un problema di tutti”
Non solo un problema di Rocca Cencia, o dei quartieri limitrofi, ma di tutta la Capitale. È questo l’appello di Daniela Ferdinandi, membro del Qre residente a Castelverde: “Dobbiamo unirci, mettere da parte il colore politico o le differenze, lottiamo insieme perché la salute è un diritto di tutti”. Presenti all’incontro, anche tre dipendenti Ama impiegati presso l’impianto di Rocca Cencia: “Gli odori che sentite voi, nelle vostre abitazioni, sono nulla in confronto a quello che siamo costretti ad inalare noi – spiegano al microfono –. Viene messa in gioco la salute di tutti noi, dobbiamo creare un fronte unico per far valere i nostri diritti”. A prendere la parola, anche un residente di San Basilio, Federico, che esprime la propria solidarietà nei confronti dei residenti dell’est romano: “L’ecodistretto non riguarda solo Rocca Cencia, ma tutti i quartieri, perché queste scelte continuano ad incidere sui servizi offerti da Ama”.
Sprechi e corruzione: il punto verde qualità
Ponte di Nona è l’emblema della periferia romana dove disoccupazione, corruzione e sprechi hanno creato una profonda ferita nel territorio. “Ci troviamo di fronte il punto verde qualità – dice Valter Aquilini, residente di Ponte di Nona –. Proprio qui, dove poche settimane prima dello scandalo ‘Mafia Capitale’, siamo stati sgomberati a seguito dell’occupazione dell’asilo nido, mai aperto”. A richiedere l’allontanamento forzato dei manifestanti, Antonio Lucarelli, portavoce dell’ex sindaco Alemanno ed attualmente indagato nell’ambito dell’inchiesta: “Quel giorno dissero che eravamo noi ad aver infranto la legge, ma poi le indagini hanno dimostrato come i ruoli fossero del tutto invertiti”.
L’incontro non è voluto essere altro che il trampolino di lancio di una nuova unione delle periferie: “Una noce nel sacco non fa rumore – dicono –. Ma se sono di più, ne fanno. Eccome”.
l.l.g.