Guidonia – “Rubeis è tranquillo”. Il Pd vuole le elezioni, i 5 Stelle festeggiano, maggioranza compatta

Un fulmine a ciel sereno nell’afosa estate cittadina che ha scosso e non poco il panorama politico cittadino. La maggioranza di centrodestra si è stretta subito attorno al sindaco assicurando sostegno e fedeltà all’architetto “nella speranza – fanno sapere al termine di una riunione di due ore di lunedì pomeriggio – che i fatti contestati siano chiariti il più presto possibile e confidando nell’operato della magistratura”.

I consiglieri Pd sospendono i lavori nelle commissioni: “Scioglimento del Consiglio ed elezioni”
Toni ben diversi quelli usati dalle opposizioni. Il Partito democratico ha già comunicato di voler chiedere un Consiglio comunale straordinario per poi avanzare la proposta di scioglimento dello stesso. “Già da questa mattina – hanno comunicato il capogruppo Emanuele Di Silvio ed il segretario cittadino Mario Lomuscio – tutti i consiglieri del Pd hanno sospeso la loro attività all’interno delle commissioni, in quanto non vi sono più i presupposti per continuare con questa consiliatura. Invitiamo i 5 Stelle a fare altrettanto, anche perché non si comprende perché partecipino alle commissioni quando l’attività amministrativa è paralizzata a seguito dei fatti avvenuti. A seguito dell’arresto del sindaco abbiamo deciso di richiedere la convocazione di un Consiglio straordinario per avere chiarimenti dei fatti avvenuti e per chiedere, in quella sede, lo scioglimento del Consiglio comunale. Lo abbiamo detto mesi fa lo ribadiamo fermamente ora, Rubeis e la sua Giunta devono andare a casa. La legalità, la buona politica e la trasparenza devono tornare nel nostro Comune perché Guidonia merita di più”.

 

I 5 Stelle “festeggiano” sotto la finestra del sindaco
5 stelle comuneNella serata di lunedì gli attivisti locali del Movimento hanno organizzato una riunione all’aperto sugli scalini del Palazzo Municipale. Ospite d’onore il parlamentare Alessandro Di Battista che già nel pomeriggio aveva pubblicato sul suo seguitissimo profilo Fb la notizia di quanto avvenuto a Guidonia. In serata rincara la dose con un post che sa di presa in giro nei confronti di Rubeis: “Ore 23.18, sotto al municipio di Guidonia. Quella che vedete illuminata è la finestra dell’ufficio del sindaco – scrive Di Battista su Fb pubblicando la foto -. Un politico di Forza Italia. Ancora al lavoro? Ma no! Lui non può stare in stanza. L’hanno arrestato oggi per corruzione. Guidonia è la terza città del Lazio per numero di abitanti. E mentre l’attuale amministrazione viene travolta dagli scandali io mi trovo in piazza con il gruppo M5S a parlare dei problemi della città. Cittadini tra cittadini. Questo è il Movimento. Metteteci alla prova”.

 

IL COMMENTO

Guidonia, Italia. Un motore bloccato dalla crisi della politica e la forza della magistratura. In attesa delle riforme


Richieste di raccomandazioni che arrivano dapertutto, in busta chiusa con curriculum, come supplica diretta lungo i corridoi di palazzo Matteotti, portate dall’amico mentre fai colazione al bar. Certo deve essere stata una bella scocciatura per il sindaco Rubeis fare quelle telefonate, segnalare quei nomi. Perché di segnalazione si è trattato visto che l’imposizione ad assumere o promuovere non sembra sia stata provata. Una bella scocciatura per il sindaco Rubeis pagata a caro prezzo. Un prezzo abnorme, un arresto. Una scocciatura quelle telefonate perché il sindaco Eligio Rubeis nei sei anni di mandato ha lavorato per costruire nuove opportunità di impresa e di lavoro a Guidonia e quindi durante le sue giornate aveva molto altro a cui pensare: risanare la finanza comunale quindi progettare, finanziare e realizzare lo sviluppo della città.
rubeis profilo1Guidonia Montecelio, l’unica citta del nord-est in crescita in questi anni di crisi. Fa riflettere che per fermare tutto questo e gettare la città indietro di vent’anni è bastato un esposto per un presunto reato ambientale che si è perso per strada, ma ha dato il via ad intercettazioni a go-go che invece hanno portato al Rubeis cameratesco o compagnone che raccomanda la gente per telefono buttandone giù di parolacce e parolone quante più ne può.
Ma allora dove ha sbagliato il sindaco delle grandi opere? Ha sbagliato nel valutare la forza della politica e del suo ruolo istituzionale. Più si governa più si muovono posizioni consolidate e grossi interessi. Questi se non soddisfatti non fanno più come nel lontano passato e come in altri paesi democratici la lotta politica, ma si rivolgono direttamente alla magistratura. Una magistratura che naturalmente fa il suo dovere e guai se non lo facesse. Ma visto un sistema distorto che ci portiamo dietro da Tangentopoli la magistratura finisce nel fare il suo dovere con il decidere le sorti politico amministrative di una città come anche quelle del governo del Paese. Perciò Rubeis ha sbagliato nel sentirsi libero di fare quelle telefonate ed ha sbagliato a non dare il giusto peso al consenso ottenuto nel suo secondo mandato. Oltre il 56 per cento, un grande consenso che va gestito con grande saggezza e capacità politica e forse di questi tempi con più furbizia e un pizzico di cattiveria. Accontentare questo e quello in questo secondo mandato: dirigenti raccomandati e incapaci, politici trombati e questuanti di ogni genere assicurandosi pace quotidiana e carriera politica pur tradendo la città. Sono queste le scelte che restano ad un sindaco in questi tempi di crisi della politica nei quali non si ha a che fare con l’opposizione ma con poteri altri? Ecco su questo si dovrebbe riflettere e non dovrebbe farlo il sindaco Rubeis soltanto se non vogliamo che l’Italia si riduca ad un Paese pieno di macerie, quelle politico- istituzionali per non essere intervenuti a sanare lo Stato e la magistratura dopo tangentopoli e quelle delle migliaia e migliaia di piccole imprese morte per non essere intervenuti a tagliare gli sprechi e sostenere chi produce.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  MENTANA - Sullo scooter con 10 chili di hashish, presi i pony express dello spaccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.