Ecodistretto di Rocca Cencia, parte la raccolta fondi per il ricorso al Tar

A seguito di una riunione tra le realtà territoriali avvenuta lo scorso agosto, è stato registrato presso l’Agenzia delle entrate il “Comitato promotore di raccolta fondi per la tutela della salute e dell’ambiente” al fine di poter raccogliere fondi ed effettuarle il ricorso. “Sapevamo che prima o poi la battaglia civile contro l’ecodistretto si sarebbe spostata alle sedi giudiziarie – spiega Maria Vittoria Molinari, vice presidente del comitato -. Il termine ultimo per presentare ricorso al bando è il 12 settembre e abbiamo bisogno della partecipazione di tutti”.

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Per questo è stato messo a punto un sistema di raccolta fondi diretta, con ricevuta, in capo a referenti dei diversi quartieri, e un conto corrente a cui poter fare un bonifico bancario.Ma, come spiega Molinari, non si tratta solo di una lotta per la salute e l’ambiente: “Quello che stanno costruendo a Rocca Cencia è un biodigestore. Con il decreto “sblocca Italia” in cui si tratta, tra le altre cose, anche di costruzione di inceneritori e mobilità dei rifiuti, potrebbe arrivare ad accogliere immondizia anche da altre regioni d’Italia”. “Quello che noi chiediamo non è solo la salvaguardia dei nostri quartieri da un punto di vista ambientale – continua -, ma anche che Ama e il Comune di Roma rivedano totalmente il modello di gestione dei rifiuti”.
Una “visione” che il Campidogio non sembra però voler accogliere, dato che il bando per l’ecodistretto è stato pubblicato e che, tra l’altro, la sua realizzazione è stata inserita tra le priorità. “Quello che temiamo, e di cui abbiamo ragionevole sospetto, è che si stiano facendo gli interessi di pochi sulla pelle dei cittadini”, conclude Molinari.
Tutte le informazioni, con i referenti di zona per la raccolta fondi si possono trovare sulla pagina Facebook ufficiale del Qre (Quartieri riuniti in evoluzione).

Veronica Altimari

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A seguito di una riunione tra le realtà territoriali avvenuta lo scorso agosto, è stato registrato presso l’Agenzia delle entrate il “Comitato promotore di raccolta fondi per la tutela della salute e dell’ambiente” al fine di poter raccogliere fondi ed effettuarle il ricorso. “Sapevamo che prima o poi la battaglia civile contro l’ecodistretto si sarebbe spostata alle sedi giudiziarie – spiega Maria Vittoria Molinari, vice presidente del comitato -. Il termine ultimo per presentare ricorso al bando è il 12 settembre e abbiamo bisogno della partecipazione di tutti”. Per questo è stato messo a punto un sistema di raccolta fondi diretta, con ricevuta, in capo a referenti dei diversi quartieri, e un conto corrente a cui poter fare un bonifico bancario.

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Ma, come spiega Molinari, non si tratta solo di una lotta per la salute e l’ambiente: “Quello che stanno costruendo a Rocca Cencia è un biodigestore. Con il decreto “sblocca Italia” in cui si tratta, tra le altre cose, anche di costruzione di inceneritori e mobilità dei rifiuti, potrebbe arrivare ad accogliere immondizia anche da altre regioni d’Italia”. “Quello che noi chiediamo non è solo la salvaguardia dei nostri quartieri da un punto di vista ambientale – continua -, ma anche che Ama e il Comune di Roma rivedano totalmente il modello di gestione dei rifiuti”.

Una “visione” che il Campidogio non sembra però voler accogliere, dato che il bando per l’ecodistretto è stato pubblicato e che, tra l’altro, la sua realizzazione è stata inserita tra le priorità. “Quello che temiamo, e di cui abbiamo ragionevole sospetto, è che si stiano facendo gli interessi di pochi sulla pelle dei cittadini”, conclude Molinari.

Tutte le informazioni, con i referenti di zona per la raccolta fondi si possono trovare sulla pagina Facebook ufficiale del Qre (Quartieri riuniti in evoluzione). (Ve. Al.)

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