Mentana – Caos rifiuti, parla l’ex assessore all’Ambiente Plebani: “Ordinanza inutile”

Così oggi tutto è tornato apparentemente come prima, con il rischio aumentato però di ricorsi e richieste di risarcimenti danni. L’ex assessore all’Ambiente Arianna Plebani, oggi consigliere comunale di opposizione con Forza Italia, rivendica il lavoro svolto e critica i primi passi da sindaco di Benedetti sul tema dei rifiuti.

 

Plebani, nei suoi due anni da assessore ha gestito il percorso che ha portato al bando oggetto delle polemiche e dei ricorsi di questi giorni. Può spiegare sinteticamente i vari passaggi e le scelte fatte?
In questi giorni troppe voci – spesso scellerate – si sono alzate contro la mia persona e il mio operato come ex assessore all’ambiente. Non Le nascondo che inizialmente ho stigmatizzato queste dichiarazioni come semplici maldicenze ovvero come frutto di inesperienza politica, ed è questo il motivo per il quale ho preferito finora tenermene fuori. Purtroppo queste maldicenze sono diventate vere e proprie accuse dapprima larvate e poi via via sempre più circostanziate e precise e quindi, ritengo doveroso poter replicare e tentare di fare chiarezza.
L’indizione della procedura di gara per l’affidamento del sistema integrato di raccolta differenziata di rifiuti urbani nonché la gestione dell’isola ecologica si rendeva necessaria per una serie di ragioni. In primo luogo l’art. 34 del D.L. 179/12 (convertito in L. n. 15/2014) ha previsto che i servizi pubblici locali di rilevanza economica già in essere all’entrata in vigore della norma dovessero essere conformi alla normativa europea, con la conseguenza che potessero proseguire solo gli affidamenti conformi.
In particolare, gli affidamenti non conformi dovevano essere adeguati ovvero cessati.
Ne è emerso che la Gesepu spa non avesse i requisiti per proseguire il servizio, così come stabilito dalla sentenza Tar Lazio Roma n. 3942/2016.
Infatti la Gesepu fu costituita come società mista controllata dal Comune di Mentana, tuttavia nel corso del tempo ha subito mutamenti della compagine sociale tali da farle perdere i requisiti necessari al mantenimento del regime dell’affidamento diretto.
In sostanza l’affidamento in forza del quale Gesepu gestiva il servizio di igiene urbana è già stato dichiarato illegittimo dal Tar.
Da qui la necessità di dover tempestivamente provvedere all’indizione di una gara, vinta dalla RTI Cooperativa Lavoratori Ausiliari del Traffico L.A.T. e Paoletti Ecologia s.r.l. che ha proposto un’offerta tecnica migliore: infatti il servizio oggetto del bando in questione prevede nuove modalità di svolgimento quale la raccolta differenziata con il sistema porta a porta, che consentono l’implementazione di elevati standard ambientali e la riduzione di costi di smaltimento.

 

Come valuta la scelta del sindaco Benedetti di riaffidare il servizio a Gesepu?
La scelta del Sindaco Benedetti di riaffidare il servizio alla Gesepu è assolutamente antieconomica, perché determina un costo maggiore e il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge della raccolta differenziata. Di ciò si è reso conto il Tar che, come è noto, ha sospeso l’efficacia di questa ordinanza sulla scorta delle medesime considerazioni che ho illustrato. Ma facciamo un passo indietro.
Impugnata la gara da parte dell’ultima graduata e anche da parte della stessa Gesepu, il Comune non poteva non sottoscrivere il contratto con la R.T.I. Cooplat, poiché molto più economico rispetto a quello regolante i rapporti con la Gesepu. In sostanza il Comune di Mentana ha inteso perseguire l’interesse pubblico, il risparmio di spesa e la tutela ambientale. D’altronde ben due ordinanze cautelari avevano confermato che il servizio offerto da Cooplat fosse non solo migliore di quello realizzato dalla Gesepu ma soprattutto che l’affidamento del servizio a Gesepu era divenuto illegittimo.

 

C’era il rischio dopo la sentenza del Tar che si innescasse una maxi richiesta di risarcimento danni dalla Cooplat-Paoletti?
Proprio perché vi erano due giudizi pendenti, il Comune di Mentana ha inserito nel contratto sottoscritto una clausola che lo rendesse indenne da danni nel caso fosse travolta l’intera procedura di gara.
Ad oggi non si conoscono ancora le motivazioni per le quali il Tar ha annullato la gara, tuttavia non è stato mai messo in discussione che la vincitrice non fosse idonea e meno che mai che Gesepu erogasse un migliore servizio della vincitrice.
Sono la prima ad osservare che le sentenze vanno rispettate e vanno eseguite ma possono e devono essere impugnate secondo le regole dell’ordinamento. Per questo motivo abbiamo dato mandato ai legali di impugnare il dispositivo delle sentenze in questione e abbiamo deliberato l’assunzione di atti necessari per garantire l’erogazione del servizio da parte della Cooplat.
Del tutto immotivatamente il nuovo Sindaco emanava l’ordinanza, poi sospesa dal Tar, con la quale riaffidava il servizio alla società Gesepu sul presupposto di un inesistenze grave e irreparabile pregiudizio alla salute pubblica.
Nonostante, dunque, gli sforzi del Sindaco Benedetti tesi a legittimare l’esercizio del suo potere di ordinanza non sussistono ragioni tecnico ed economiche che giustificavano l’affidamento a Gesepu come pure non sussistite il pregiudizio grave ed irreparabile per i cittadini del Comune di Mentana, asseritamente posto a base del provvedimento sospeso dal Tar. A ciò si aggiunga che l’esecuzione del servizio da parte della Cooplat per l’anno 2016 ha un costo inferiore di ben 1 milione di Euro l’anno, con conseguente risparmio di spesa da parte del Comune.
Mi spiace che il Sindaco abbia fatto un passo indietro solo per ordine del Giudice, avrei preferito come cittadina di Mentana e come Consigliere di minoranza che avesse compreso la delicatezza e il tecnicismo della questione, mostrando una sensibilità anche politica più matura.
Non dobbiamo nasconderci che dietro i grossi appalti ci sono molti interessi, spesso discordanti, tuttavia un buon amministratore deve poter guardare oltre ed agire esclusivamente per il bene comune. È assurdo che oggi ci vengano a rimproverare di aver fatto proprio questo, ossia di non esserci piegati di fronte a niente e nessuno.

Un’ultima considerazione che vorrei porre è la seguente: perché il Sindaco ha “riaffidato” il servizio a Gesepu, servizio che era svolto dalla Cooplat?

Il Tar, nel decreto di sospensiva di venerdì 15 luglio, non ha ravvisato alcuna motivazione di urgenza in tal senso.

 

Fa. Or.

 

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