Camminano con una croce a spalla su via Tiburtina: sono i due pellegrini verso Amatrice

FullSizeRender copiaIl maltempo non preoccupa gli animi dei due viaggiatori che stanotte hanno trovato riparo nella Chiesa Madre di Tivoli. Hanno ancora negli occhi la felicità per aver incontrato il vescovo Mauro Parmeggiani: “Ha benedetto il nostro cammino! La Chiesa ci ha offerto un riparo e un pasto caldo e stamattina siamo ripartiti, dobbiamo arrivare ad Amatrice”. Un solo pasto al giorno, di sera, e tanta fede: è il motore che trascina i due intrepidi pellegrini, lungo i chilometri della Statale, attraverso un percorso che non si può di certo definire “pedonale”.

Perché sono in viaggio? Cosa li spinge?, domandiamo ai due fedeli.

“Io vengo dalla Sicilia, da Palermo – spiega Frate Biagio – mentre Frate Martino viene dall’Ungheria, siamo insieme su questo cammino, portiamo la croce come un messaggio di speranza affinché l’umanità possa migliorare. Andiamo a portare un po’ di conforto nelle zone del terremoto”. Il primo pellegrinaggio di Frate Biagio risale agli anni ’90, quando aveva un male alla schiena e la Madonna di Lourdes “Gli fece la grazia” e “Adesso non cammino, volo!”, racconta con un grande sorriso. I due frati sono consapevoli delle avverse condizioni del cielo in queste ore ma non importa perché “Il Signore ci protegge, mi raccomando, dica che speriamo che ci sia spazio per i giovani: una casa per accoglierli, una mensa per nutrirli e un oratorio per star loro vicino e che possa essere un luogo dove ritrovare sé stessi”. Buon cammino!

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Alessandra Cristofari

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