E’ stato un successo “Testamento Biologico e interventi di fine vita. Tra libertà e responsabilità. Scienza, Etica e Diritto a confronto”, il convegno organizzato dalla Comunità “Masci Guidonia 2” tenutosi giovedì 10 maggio nella Sala San Francesco della parrocchia Santa Maria di Loreto, a Guidonia.
Il dibattito moderato dall’avvocato Alberto Cuccuru, membro del “Masci Guidonia 2” e del Comitato esecutivo Lazio, ha affrontato il tema delle Dat, Disposizioni anticipate di trattamento, e sono contenute nella nuova normativa in materia di consenso informato. Una legge sul fine vita, deliberata dal Parlamento poco prima dello scioglimento, che divide l’opinione pubblica tra coloro che parlano di eutanasia e chi di accanimento terapeutico.
Così il Vicepresidente Masci Matteo Caporale ha affrontato il tema della legge 219/2017 introduttiva del Biotestamento in Italia, approfondendo i lavori preparatori fra soluzioni normative e nuovi interrogativi.
L’argomento “Trattamenti sanitari e confini della vita. Tra scienza ed etica” è stato invece curato da medici come la dottoressa Letizia D’Antoni, Dirigente del Policlinico “Umberto I” di Roma, e la dottoressa Brigitte Cardamone, endocrinologa dell’Hospice della clinica “Italian Hospital Group” di Guidonia.
Presente anche l’avvocato Francesco Di Paola dell’associazione “Luca Coscioni” sul tema “Libertà di autodeterminazione e profili eutanasici”. Frate Alan Strada, teologo morale dell’Istituto superiore di Teologia morale Sant’Alfonso di Roma, ha approfondito l’argomento “Libertà e sacralità della vita”.
A curare gli “Aspetti applicativi tra istituzione sanitaria e municipale” è stato invece l’avvocato Elisa Strani, assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione.
Il convegno è stato concluso dall’intervento del segretario nazionale del “Masci” Luigi Cioffi.
