Sappiamo che lei è lautrice di un libro sulla storia di Tor Lupara. Quando ha iniziato a scrivere?
Secondo me non si può pensare di scrivere senza leggere. Oggi ci sono troppi scrittori ma pochi lettori. Io ho iniziato a leggere da piccola Famiglia Cristiana, un settimanale che mia madre comprava fuori la parrocchia. Allinizio non leggevo con piacere; ora invece mi definirei fatta di pezzi di libro.
Perché ha scelto di scrivere un libro su Tor Lupara?
Questo libro che ho scritto insieme a Michele DellOrso è nato dal desiderio di ritornare alle radici e farle conoscere. Nella mia mente e nel mio cuore ci sono tanti ricordi legati a questa terra così come lo è per tutti i vostri genitori che non sono nati altrove. Nei loro sogni ci sono i luoghi dellinfanzia e della giovinezza. Per quanto mi riguarda ricordo le mie corse lungo via Nomentana e i giochi allaperto tra il verde e i fontanili che abbiamo visitato insieme lo scorso anno.
Da quanto tempo vive a Tor Lupara?
La mia famiglia vive in questo posto dal 1930. Tor Lupara era nei boschi di Mentana. Questanno celebriamo i primi cento anni di Tor Lupara cioè da quando il primo Mentanese decise di restare su questo territorio. Da allora sono arrivate famiglie da posti diversi che si sono unite alle prime famiglie storiche mentanesi dando vita a questa città così vicina a Roma.
Pensa che Tor Lupara possa definirsi una città accogliente?
Sicuramente. Se non fosse stato così, sarebbero rimaste soltanto le prime famiglie. Qualche tempo fa ho incontrato una donna che mi invitava a scrivere un nuovo libro su Tor Lupara perché, a suo parere, cerano troppi immigrati e lei non capiva cosa dicessero. Le ho risposto che anchio, quando sono arrivati loro, non capivo il dialetto marchigiano perché parlavo quello mentanese.
Penso che questo territorio sia davvero un posto dove tutti possano trovare spazio e modi per integrarsi e condividere. Ho scritto un post nel quale definisco Tor Lupara come una bella donna che con gli anni mette le rughe ma non perde il suo fascino.
Pensa di scrivere altri libri?
Io sono anche una scrittrice , ma prima di tutto sono uninsegnante. Il mio primo libro fu Polifonia dAmore. Tor Lupara vista con gli occhi dei bambini di allora. Ora avrei in mente di raccontare storie di donne del Novecento di questo territorio che hanno contribuito alla nascita delle attività economiche e non solo. Gli uomini si spostavano per motivi di lavoro e per combattere mentre le donne continuavano a lavorare e a far crescere i figli. Queste storie di donne meritano di essere scritte e ricordate.
Ha un libro preferito?
Prediligo i libri di storia ma mi piacciono anche tanto i romanzi soprattutto quelli scritti da donne.
Perché sono più romantiche?
Non so se sono più romantiche ma, secondo me, scrivono con più sentimento. Sarebbe bello se ci fossero più libri di donne anche tra le bibliografie scolastiche. Le Case Editrici dovrebbero tenerne conto nei loro testi sia per la scuola primaria che per le scuole secondarie.
Berardinelli Giulia, Custura Maria, De Sivestris Federico, Mindreanu Cristian, Nechifor Emanuele, Vrabrie Miriam – classe VE – scuola primaria Sandro Pertini di Fonte Nuova