Daniela è stata colpita da una serie di fibrillazioni ventricolari, la stessa che stroncò i calciatori Morosini e Astori. La sua è una storia a lieto fine grazie a quello che in gergo medico viene definita “Catena di sopravvivenza” eseguita nel modo più corretto possibiledai colleghi nuotatori e dagli operatori dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.
Su Tiburno, in edicola da martedì 25 settembre:
– il racconto degli attimi di tensione
– la macchina dei soccorsi
– La nota del rappresentante territoriale Dimitri Cecchinelli: “Pochi ausiliari, infermieri e medici in ospedale, sos della CISL”
– Il racconto della protagonista: “Grazie a tutti, vi devo la vita: spero di tornare a fare sport come prima”.