Sport, via alla Fase 2: tutto quello che c’è da sapere

di Valerio De Benedetti

Si appresta a cominciare la Fase 2. In virtù del nuovo DPCM che sarà in vigore a partire dal 4 maggio 2020, ci saranno novità importanti per quanto riguardo lo sport. Sarà possibile tornare a fare attività individuale anche superando il limite dei 200 mt di distanza dalla propria abitazione, imposto dal precedente decreto. Il tutto sempre rispettando le distanze di sicurezza dagli altri (almeno 2 metri). Secondo quanto si legge nel punto D del decreto infatti, è ancora vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di questo punto. Gli allenamenti per gli sport di squadra potrebbero invece riprendere a partire dal 18 maggio, ma il punto è ancora da chiarire ufficialmente. “Bisognerà vedere come ci arriveremo”, ad annunciarlo è stato il Ministro dello Sport Spadafora. 

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Nel punto F viene specificato che: “Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”. 

Il punto G invece, riguarda gli atleti di interesse nazionale o internazionale: “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva;

 

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