Lo straordinario criptoportico di Tivoli

L'opera architettonica è stata rinvenuta durante dei lavori nel 2018

Anche in epoca contemporanea, l’antica Tibur è una città ricca di “sorprese storiche” rinvenute a volte casualmente.
La scoperta tiburtina è avvenuta durante alcuni lavori di Acea in viale Giuseppe Mazzini, davanti la stazione ferroviaria della città. Sempre lì sono stati rinvenuti i resti della villa attribuibile al censore M. Valerio Massimo.
Andrea Terenzi, curatore del blog”Saluti da Tivoli”, ha affermato che, durante i lavori del 2018, è stata scoperta una zona sotterranea: il braccio di un criptoportico, un  passaggio segreto che conduce in un tempo antico caratterizzato da straordinaria bellezza e magnificenza.
La struttura era utilizzata per poter svolgere le passeggiate al fresco e le pareti erano completamente dipinte. Si possono apprezzare le decorazioni in stucco della volta a botte e l’intonaco molto particolare eseguito con stampi.
Il criptoportico tiburtino, un un corridoio o una via di passaggio coperta, non è l’unico rinvenuto nel nostro Paese sono presenti criptoportici forensi accessibili al pubblico, si trovano ad esempio ad Aosta, Benevento, Arles, Reims e Bavay.
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