GUIDONIA – Due chili di coca in cassaforte, il custode della droga fa scena muta

Stamane in Tribunale è stato convalidato l’arresto del 29enne dell’Albuccione fermato sabato scorso dai carabinieri: l’uomo resta in carcere

E’ stato convalidato stamattina, mercoledì 6 maggio, l’arresto di Luca D., il disoccupato di 29 anni dell’Albuccione di Guidonia, beccato sabato scorso dai carabinieri della Compagnia di Tivoli con un maxi quantitativo di droga in casa. Davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Aldo Morgigni, Luca D., assistito dall’avvocato Vittorio Messa, si è avvalso della facoltà di non rispondere per cui il magistrato ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere richiesta dal pubblico ministero di turno Lelia Di Domenico: l’uomo resta a Rebibbia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il blitz col quale i militari hanno espugnato il fortino della droga era scattato verso le 13 di sabato scorso. Obiettivo, la casa popolare di largo Vittorio Bachelet dove Luca D. abita con la famiglia. Senza un lavoro fisso e con un piccolo precedente per droga datato 2012, l’uomo è il classico insospettabile e non certo un boss dello spaccio. Eppure una fonte confidenziale lo aveva indicato come inserito negli ambienti criminali. Fatto sta che durante la perquisizione della sua camera gli investigatori hanno scovato una cassaforte, un piccolo forziere di ferro le chiavi del quale non erano però in possesso del sospettato per cui è stato letteralmente smurato e trasportato in caserma. All’interno c’era un involucro contenente due chili di cocaina corrispondenti ad un totale di 6.404 dosi da vendere sul mercato. Nel forziere c’erano anche due bilancini di precisione, ventimila euro in contanti avvolti nel cellophane, oltre ad una busta con circa 600 euro in monete.

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