GUIDONIA - Cimitero, agguati e atti fasulli: 12 indagati

La Procura chiude le indagini sulla “guerra del camposanto”: l’ex dirigente e un’impiegata sospettati di falso, il funzionario di lesioni ed estorsione, il gestore di traffico di influenze illecite. Tutti i dettagli su #Tiburno in edicola domani

La prova provata che siano circolate mazzette non c’è. Ma ci sono denunce, intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno messo a nudo una vera e propria “guerra tra bande” composte da funzionari e dirigenti comunali, imprenditori e gregari che tra il 2016 e il 2017 si sono contrapposte senza esclusione di colpi.

E’ lo scenario all’appalto per l’ampliamento e la gestione 25ennale del cimitero di Guidonia Montecelio affidato al “Consorzio Comor” e alla “Socim” dell’imprenditore Innocenzo Morasca. Uno scenario dal quale, secondo la Procura di Tivoli, emerge un contesto fatto di agguati, botte, minacce, atti fasulli e il tentativo di “oliare” Enti sovracomunali per condonare abusi edilizi.
La Procura di Tivoli ha chiuso le indagini preliminari di una “costola” della maxi-inchiesta sulla cosidetta “Mafia Bianca” che il 20 aprile 2017 portò all’arresto di 15 persone.

Stavolta nel mirino dei magistrati ci sono dodici indagati in tre filoni diversi, due dei quali direttamente riconducibili all’ “affare cimitero”.
Spicca il nome di Innocenzo Morasca, 72 anni, amministratore delle società vincitrici dell’appalto per la gestione del camposanto, indagato per traffico di influenze illecite in concorso con altre 4 persone. Ma c’è anche quello di Angelo De Paolis, 65enne ex Capo di Gabinetto del sindaco Eligio Rubeis e dirigente all’Urbanistica e ai Lavori pubblici durante la passata amministrazione, indagato per falso insieme a una dipendente comunale.

Infine quello del geometra Salvatore Mazza, 65 anni di Guidonia Centro, funzionario comunale ed ex Responsabile dell’Ufficio Cimiteriale indagato per lesioni ed estorsione insieme ad altre 4 persone: secondo la Procura, sarebbe il mandante della spedizione punitiva e dell’aggressione ai danni dello stesso De Paolis avvenuta 12 gennaio 2017 nel parcheggio del Centro commerciale “La Triade” di Colle Fiorito.
Se le fonti di prova raccolte dalla Procura siano sufficienti o meno per rinviare a giudizio i 12 indagati lo deciderà il Giudice per l’udienza preliminare.

 

 

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