TIVOLI – Cimitero, bollettini falsi per intascarsi i soldi dei morti

Ex impiegato cimiteriale a processo per falso in atto pubblico e appropriazione indebita: ha rubato 20 mila euro

Per due anni e mezzo ha arrotondato lo stipendio intascando i soldi versati dai parenti dei defunti per la sepoltura. Ora che la “pacchia” è finita è arrivato il momento del giudizio per un ex impiegato comunale di Tivoli.

Il pensionato è stato infatti rinviato a processo e il 29 settembre prossimo sarà sul banco degli imputati davanti al giudice Elisabetta Mazza del Tribunale Penale di Tivoli per rispondere di falso in atto pubblico e appropriazione indebita, reati che prevedono la reclusione da uno a sei anni nel primo caso e fino a tre nel secondo.

Secondo la ricostruzione della Procura, l’impiegato tra il 10 gennaio 2011 e il 25 luglio 2013 avrebbe approfittato del suo ruolo di addetto alle pratiche cimiteriali per falsificare 143 bollettini postali e le relative ricevute di pagamento per i servizi omettendo di versare i soldi incassati sul conto corrente del Comune. Un “giochetto” che gli riusciva facile approfittando del rapporto di conoscenza con i titolari delle ditte di pompe funebri che si fidavano di lui.

Così gli impresari gli consegnavano i soldi in contanti e lui gli restituiva i bollettini contraffatti illudendoli che i soldi erano finiti nelle casse dell’Ente. Andò avanti così fino al 2017, quando l’Ufficio Ragioneria riscontrò un ammanco tra i servizi erogati e le somme realmente introitate e il dipendente fu inchiodato. Secondo i calcoli degli inquirenti il “giochetto” gli ha fruttato qualcosa come 20 mila 364 euro e 66 centesimi. Soldi accumulati a tranche: dai 33 euro per la estumulazione ai 46 per tumulare le ceneri, dai 132 euro per seppellire in tomba una salma fino ai 92 euro come diritto di uscita o entrata nel Comune di Tivoli per i feretri provenienti da fuori città. Insomma, un bel gruzzolo.

Alla prima udienza dibattimentale del 29 settembre l’amministrazione comunale di Tivoli si costituirà parte civile per ottenere il risarcimento danni. (ma. sa.)

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