Recovery Fund: ma quando arriva?

I fondi dell’Unione Europea, oltre 200 miliardi per noi italiani, non si sa quando saranno disponibili. Ma se lo fossero ora, cosa ne farebbero i nostri sindaci?

Economia

Si sa che prima o poi il Recovery Fund dovrebbe arrivare a rimpinguare le casse del nostro paese: ma quando? In questa lunga estate calda i nostri politici hanno dato l’idea di essere in pausa e di non aver pensato a quei progetti che solo se meritevoli di innovazione e attenzione al green non rischieranno di ritornare al mittente. Però noi di Tiburno ci siamo chiesti cosa ne farebbero i nostri sindaci se potessero averne anche solo un po’, di quei soldi: dopo i primi cittadini di Guidonia e Palombara, che ci hanno dato la loro versione nell’ultimo numero in edicola, nell’edizione pronta domani 8 settembre, è il turno di quelli di Tivoli, Fiano Romano, Capena. Il sindaco Proietti vorrebbe abbattere e ricostruire l’istituto comprensivo Pertini, meglio conosciuta come la Scuola del Gesù, chiusa perché priva dei requisiti antisismici. Il sindaco Ferilli punterebbe a potenziare lo smart working che si è dimostrato indispensabile durante il lockdown e a migliorare le aree industriali. Il sindaco Barbetti si focalizzerebbe, oltre che su scuola e viabilità (con la realizzazione della cosiddetta Viabilità di Gronda, progettata da 15 anni), nel dare ossigeno all’agricoltura innovativa e alla valorizzazione di quel gioiellino architettonico che è Lucus Feroniae.

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