La Ministra Azzolina a Fiano Romano: dopo di lei il diluvio

Ad sei giorni dalla visita della Ministra dell’Istruzione, Ferilli emana un’ordinanza che rimanda di una settimana l’apertura delle attività didattiche, in aperta polemica con la dirigente scolastica

Non è bastata la presenza della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a Fiano Romano, datata solo sei giorni fa, per assicurare la riapertura, nei tempi richiesti dal Governo, dell’Istituto Comprensivo di Fiano Romano. In quella occasione l’amministrazione locale, al cospetto della ministra, ha riaperto le porte della scuola E. De Amicis, dopo due anni di ristrutturazione, ma la Dirigente Scolastica di Fiano Romano, la professoressa Loredana Cascelli, ha nel frattempo riscontrato nel piano generale di riapertura dell’anno scolastico lacune e le difficoltà tali da indurla a chiedere un rinvio dell’inizio delle lezioni. A tale richiesta il Sindaco, Ottorino Ferilli, ha dato seguito “per garantire l’espletamento delle attività didattiche in sicurezza”.

Di certo, nel riscontro firmato ieri da Ferilli all’ordinanza 87, pubblicata oggi sul sito del Comune, non mancano le frecciate polemiche lanciate dell’Amministrazione nei confronti della Preside, relativamente a numerosi punti: sull’insufficienza del personale docente e ATA, il sindaco ricorda la “necessità di porre in essere misure organizzative volte alla razionalizzazione degli orari e delle presenze del personale”.

Dalla nota del Comune sembra che il 28 agosto la preside abbia chiesto all’Amministrazione Comunale di acquistare la segnaletica di distanziamento e i kit anti-Covid, ma Ferilli ha ricordato che il 30 maggio il Ministero dell’Istruzione aveva “comunicato ad ogni singola istituzione scolastica l’ammontare del contributo” che sarebbe dovuto servire per acquistare, tra le altre cose, proprio questi presìdi anti-Covid, e ricorda al lettore che il contributo rischia di essere reso indisponibile se non usato entro il 30 settembre. L’Amministarzione pretende anche, da parte di Cascelli, una rendicontazione dell’uso del contributo statale eventualmente ricevuto e si ritiene sollevato da qualsiasi responsabilità sui ritardi nell’apertura.

Il Sindaco ricorda poi di aver acquistato 168 banchi monoposto, stima che quelli attualmente mancanti saranno forse quelli necessaria ad una decina di classi e sollecita nel frattempo la Preside a usare i “vecchi” banchi doppi in una disposizione funzionale alla riapertura, aggiungendo di ritenere che neanche questo punto possa di per sé  giustificare il ritardo. La disputa sulle strutture realmente pronte alla data della riapertura vede Ferilli ammettere che su sei plessi totali due aule saranno riconsegnate alla disponibilità della scuola solo il 13 settembre, ma aggiunge che questo sia stato causato della tardiva decisione della Dirigente Scolastica di collocare nella sede di Piazzale Cairoli sei classi di scuola secondaria al posto di quelle di primaria, come concordato nel Tavolo Tecnico Scuola tenutosi il 17 giugno.

La supposta mancanza di rete wifi lamentata da Cascelli è contestata come non vera dall’Amministrazione, e comunque ritenuta non indispensabile per la didattica in presenza, mentre la mancata sanificazione di tre plessi su sei è attribuibile, secondo Ferilli, solo alla mancata programmazione per tempo da parte della scuola.

Riuscirà in una settimana l’Istituto Comprensivo di Fiano a rimettersi in pari con i tempi e gli obblighi di legge in termini di sicurezza? Attendiamo nuovi sviluppi.

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