GUIDONIA – “Rinascimento”, l’amore spezzato in un libro di poesie

Emozioni trascritte nella raccolta del 20enne di Guidonia che nella scrittura ha esorcizzato la fine della relazione dopo 4 anni. “Mi ha liberato dal dolore, ve lo posso garantire, d'amore non si muore mai..."

Amore, delusione e riscatto: sentimenti messi nero su bianco da un ragazzo di 20 anni dopo la fine di una relazione. Lui è Marco Ambrifi di Guidonia, diplomato al Liceo delle Scienze Umane di piazza Alfredo Barbieri, che oltre a scrivere libri, frequenta la facoltà di “Scienze della Comunicazione” all’università La Sapienza, scrive per la sezione “Finance” della testata di giornalismo sociale “Blasting News” e nel tempo libero gioca a calcio.

Già autore di “Apocalypse zombie”, un thriller pubblicato nel 2017, e di “Il giorno che ti incontrai”, un romanzo rosa pubblicato nel 2018, Marco ha intitolato la sua ultima opera “Rinascimento”, presentato alle Scuderie Estensi di Tivoli il 18 ottobre scorso e destinerà il suo ricavato in beneficenza per la battaglia alle malattie rare, come nelle altre precedenti esperienze letterarie. In copertina di “Rinascimento”, due ragazzi che si baciano sotto la pioggia e una frase di presentazione del giovane scrittore guidoniano: “Racchiude tutto ciò, amore, sofferenza, odio, libertà, sconfitta e rinascita perché si, ve lo posso garantire, d’amore non si muore mai…”.

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Cos’è davvero “Rinascimento”?

“Rinascimento è una raccolta di 13 poesie, titolo legato alla mia personale rinascita dopo un periodo di sofferenza dovuta alla separazione con la mia ragazza avvenuta a marzo dopo 4 anni insieme”.

Quindi è dedicato ad una persona in particolare?

“Non dedicato, ma è stato ispirato da ciò che ho vissuto con la mia ex ragazza, dagli errori commessi e dai momenti passati insieme: ma è stato questo libro che mi ha ridonato la felicità e mi ha liberato da dolore e sofferenze”.

Come ti è venuta l’ispirazione per il libro?

“Da marzo ho affrontato come un “blocco dello scrittore”, cosa molto strana per me visto che non mi era mai capitato, finchè a luglio, mentre ero a bere un cocktail con un amico, gli feci la promessa che avrei trascritto tutte le mie emozioni e sensazioni in un libro, e così è nato “Rinascimento”.

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E c’è qualche altra ragione per cui lo hai intitolato “Rinascimento”?

“Sì, infatti le tredici poesie sono tutte accompagnate da opere o artisti, come ad esempio Van Gogh, Caravaggio e Brancaccio, proprio a quest’ultimo è collegata la prima poesia chiamata “Pioggia Brancaccio” e al suo quadro “Napoli: Via Toledo, impressione di pioggia”.

A chi hai deciso di donare i ricavati dei tuoi libri?

“Metà del ricavato di “Il giorno che ti incontrai” è andato alla onlus “Uniamo”, ovvero la federazione delle associazioni di persone con malattie rare d’Italia, e farò lo stesso con i ricavati di “Rinascimento”.

Perché?

“Per aumentare i ricavi utili alla ricerca delle cure per queste malattie”.

Come vedi il tuo futuro?

“Per adesso mi concentro nello studio, ma il mio sogno è quello di diventare opinionista”.

(Em. Lan.)

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