Rosa Cocetrone, addio alla signora gentile del Vivaio dei Fratelli Di Cerbo

Aveva 74 anni, un pilastro per azienza e clienti

Per tutti era la “signora gentile” del “Vivaio Zoppitello”, una donna tanto minuta quanto ricca di energia e di consigli utili per i clienti.
Era il motore dell’azienda della famiglia Di Cerbo, Rosa Cocetrone. Un’azienda che da 36 anni è un punto di riferimento a Guidonia Montecelio.

Giovedì 3 dicembre la “signora gentile” si è spenta al “Covid Hospital 3” a Casal Palocco dove era stata ricoverata il 16 novembre, anche lei colpita dal Virus del secolo. Un destino che ha commosso non soltanto Villanova di Guidonia, dove la signora ha lavorato per tanti anni, ma l’intera città, che si è stretta attorno alla famiglia, chi con messaggi sui Social Network, chi portando attestati di stima a marito, figli e nipoti, chi partecipando ai funerali celebrati sabato 5 dicembre nella chiesa della Beata Vergine di Loreto,
a Guidonia.

La “signora Rosa” era nata il 22 novembre 1946 a San Felice, una frazione del comune di Pietravairano in provincia di Caserta, una zona prevalentemente rurale, dove aveva imparato ad amare la terra e l’agricoltura fin da bambina. Sempre in quel territorio agreste conobbe l’amore della sua vita, Alberto Di Cerbo, classe 1944, di Montecelio, l’uomo che avrebbe sposato nel
1963. Rosa aveva soltanto 17 anni e Alberto 19, tanto giovani quanto maturi per mettere su famiglia a Casa Calda, la frazione di
Guidonia dove hanno sempre vissuto insieme.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Scuola allagata, lezioni sospese alla “Igino Giordani”

Nel 1964 la nascita del primogenito Angelo, nel 1970 l’arrivo del secondo figlio, Marco, fratelli che nel 1984 fondarono il “Consorzio Agrigarden” di via Maremmana inferiore, un punto di riferimento per l’acquisto di prodotti per l’agricoltura, delle macchine agricole e dei fiori.

All’epoca Angelo aveva vent’anni e Marco appena 14, a dar loro sicurezza e mano d’opera c’era mamma Rosa, la prima ad arrivare in azienda per preparare il caffè caldo ai figli da offrire anche ai clienti più affezionati e mattinieri.
E’ proprio per quel rapporto coi clienti che Rosa Cocetrone viene ricordata con affetto, per quei suoi gesti di gentilezza quotidiana, per quel suo sorriso, per le parole di conforto a tutti, per quella capacità di condividere con discrezione gioie e dolori della clientela.

Doti innate in una donna di grande Fede che nell’immaginario collettivo è diventata la “signora gentile”, quando nei primi anni Duemila i figli hanno aperto il “Vivaio Zoppitello” di via della Campanella, sempre a Villanova.
Se Angelo e Marco gestivano l’azienda e il marito Alberto era addetto alla semina, era Rosa ad occuparsi della vendita delle piantine da orto, sempre lei a dispensare preziosi consigli ai clienti su come piantarle e come cucinarle.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Tubazione rotta, primo maggio senz’acqua per 42 famiglie

Ancora lei a prendersi cura dei fiori stagionali per la casa e per il giardino da vendere.
Un pilastro in azienda, un pilastro in famiglia, un porto sicuro per i nipoti Veronica e Vanessa, di 29 e 22 anni, e per Alberto di soli 17. A loro il 30 novembre, grazie all’infermiera che se ne prendeva cura, Rosa ha dedicato l’ultima videochiamata dal letto del “Covid Hospital 3” di Casal Palocco, con gli occhi e il cuore pieni di felicità nel rivederli a venti giorni dal ricovero.
“Per noi era il nostro tutto – la ricordano i tre ragazzi e i rispettivi genitori – Ringraziamo l’affetto ricevuto dai tantissimi clienti e
dai parenti vicini e lontani, tra cui i suoi amati fratelli che non hanno potuto partecipare al funerale a causa del Covid”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.