Il grandioso paesaggio dei “Laghetti di Semblera”

I laghetti di Semblera, si raggiungono si percorrendo la via Salaria fino ad entrare a Monterotondo Scalo, coprono un’area di circa dieci ettari con una foltissima vegetazione

La natura, il tempo e pure la mano dell’uomo possono creare dei “monumenti naturali”. E’ il caso dei “Laghetti di Semblera”, situati sulla via Salaria. Si tratta di vecchie cave trasformate in laghetti. Nei pressi di Monterotondo era presente, nei lontani anni Venti dello scorso secolo,  una grande fabbrica di laterizi che utilizzava come materia prima l’argilla. Con l’utilizzo dei manufatti di cemento, negli anni ’70, la fabbrica perde importanza ed è costretta a chiudere. Così le grandi voragini generate dall’estrazione dell’argilla con il tempo si riempirono d’acqua, di vegetazione e grazie alla vicinanza del Tevere, di pesci. A loro si sono aggiunti cormorani, folaghe, anatre, aironi, martin pescatori, gallinelle d’acqua e addirittura delle cicogne. Tutte queste specie utilizzano i laghetti come luogo di sosta, prontamente notato da fotografi naturalisti. Dal 2017 la Regione Lazio, con Decreto del Presidente trasforma la zona in questione in un “monumento naturale” affidando la gestione e la manutenzione al Comune di Monterotondo. I laghetti di Semblera, si raggiungono si percorrendo la via Salaria fino ad entrare a Monterotondo Scalo, coprono un’area di circa dieci ettari con una foltissima vegetazione costituita da pioppi, salici bianchi, canne comuni e canne palustri. La zona offre paesaggi grandiosi “disturbati” da una serie di rifiuti, che non dovrebbero trovarsi all’interno di un magnifico paesaggio.

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