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#6 Rassegna stampa del 21 aprile 2021: le regole per ritornare alla normalità. Compromesso sulle presenze in classe.

Scuola, dietrofront sul rientro di massa, da lunedì alle superiori 6 studenti su 10

Compromesso sulle presenze in classe dopo le proteste delle Regioni: sì a una soglia minima, no al 100% degli alunni.

A rendere complicato il ritorno alla normalità voluto da Draghi, scrive La Repubblica, ci sono due problemi: il nodo del trasporto pubblico, con la capienza dei bus limitata al 50% e l’impossibilità di garantire anche nelle aule condizioni di sicurezza.

Intanto Salvini prova l’ultimo assalto per modificare il decreto: chiede ristoranti al chiuso aperti subito e coprifuoco spostato alle 23.

 

DATE E REGOLE

Dal 26 aprile, in zona  gialla, si potrà tornare a pranzo e a cena fuori, ma solo all’aperto, rispettando, la sera, l’orario del coprifuoco delle 22.

Dal 1° giugno, invece, sempre nelle regioni a più basso rischio, riapriranno pure le sale interne di ristoranti e caffetterie, ma il consumo al tavolo sarà consentito solo dalle 5 di mattina alle 18.

Anche nei giorni festivi e prefestivi si potrà fare shopping nei centri commerciali e nei mercati. Il via libera scatterà solo in zona gialla a partire dal 15 maggio. Gli ingressi saranno contingentati, la mascherina, il distanziamento e l’igienizzazione della mani obbligatori.

In zona gialla riapriranno dal 26 aprile anche cinema e teatri, nei live club e nei locali da concerto torneranno gli spettatori ma la capienza consentita non potrà essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata.

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Sì all’apertura di stadi e palazzetti sportivi dal 1° giugno in zona gialla. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima e non ci potranno comunque essere più di 500 spettatori negli impianti al chiuso e più di 1000 in quelli all’aperto. Per eventi particolari l’accesso potrà essere riservato a chi è in possesso del “green pass”.

Terme e piscine saranno aperte a partire dal 1° luglio.

Dal 26 aprile nelle zone gialle sarà poi possibile riorganizzare all’aperto sport amatoriale ma niente doccia al campo o cambi d’abito.

NUMERI

Sono 12.074 i nuovi casi di contagio, oltre 3mila in più rispetto a lunedì, con 146.728 tamponi eseguiti. ll tasso di positività è invece calato dal 6% al 4,1%.

390 i decessi, 74 in più rispetto alle 24 ore precedenti.

Diminuisce di 93 unità il numero dei ricoverati in rianimazione. Sono 487 invece i ricoverati con sintomi lievi

VACCINAZIONI

Ema e Aifa hanno dato il via libera a J&J, ma meglio agli ultrasessantenni.

Sul foglietto illustrativo comparirà una nuova avvertenza: il vaccino può avere come rarissimo effetto collaterale una trombosi con basso livello di piastrine.

Il 13 aprile scorso Johnson & Johnson, in accordo con le autorità Ue, aveva deciso di rinviare la messa in commercio in Europa del vaccino in via precauzionale dopo la sospensione (ancora in corso) dell’uso di Janssen negli Stati Uniti, dove sono emersi altri casi sospetti. Per quella data l’Italia aveva già ricevuto 184 mila dosi, immagazzinate nell’hub della Difesa di Pratica di Mare.

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Intanto il generale Figliuolo ha fissato gli obiettivi minimi di vaccinazione per ciascuna Regione. Si va dalle 620 dosi al giorno della Valle d’Aosta alle 51 mila della Lombardia. Stasera sono attese anche 1,5 milioni di dosi di Pfizer e 430 mila di AstraZeneca. Al momento, 11,2 milioni di italiani hanno avuto almeno una dose.

Curioso fenomeno nel Lazio, secondo Il Messaggero, ci si vaccina prima delle altre regioni. In 50.000 spostano il loro domicilio, boom di richieste di residenti dalla Lombardia, Piemonte e Campania.

 

PASS

Vaccino, guarigione o test negativo in tasca. I 3 pass per le vacanze. Serviranno da lunedì per entrare e uscire dalle regioni rosse o arancioni.

La bozza di decreto del governo si basa sui documenti normalmente rilasciati a chi fa il vaccino o il tampone, o anche a chi ha avuto il Covid.

Le certificazioni provano lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Sars-CoV-2 o guarigione dall’infezione, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2. I test possono essere sia quello “tradizionale” che quello veloce.

Le certificazioni di avvenuta vaccinazione e di avvenuta guarigione durano 6 mesi. Il documento che riguarda il test diagnostico, vale invece 48 ore.

Carcere, come riporta Il Messaggero, a chi falsifica il pass.

 

 

 

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