Un sondaggio segreto dietro alla rinuncia di Zingaretti alla poltrona di sindaco

Virginia Raggi vince nelle periferie. Il retroscena del ritiro dalla competizione del governatore del Lazio

 Numeri tenuti nascosti che consigliano la marcia indietro di Zingaretti

Ma quali sofisticate dietrologie politiche: dietro al ritiro della candidatura di Nicola Zingaretti a sindaco di Roma ci sono soltanto numeri.

E i numeri sono impietosi, fotografano una probabile sconfitta del governatore per la corsa al Campidoglio nelle prossime elezioni comunali.  Per non fare brutta figura, meglio fare dietrofont.

Virginia Raggi è troppo forte, vola soprattutto nelle periferie della capitale dove un sondaggio dei giorni scorsi,  tenuto segreto ma sfuggito a “gola profonda”, la dà vincente a mani basse.

Tutti i giornali si stanno sbizzarendo sul perché il governatore del Lazio si sia sfilato cedendo il passo a Roberto Gualtieri. Scrivono di segnali di impazienza lanciati dall’ex ministro dell’Economia, stanco di stare al palo, di trattative serrate tra dem e M5S, di fair play e ringraziamenti fra Giuseppe Conte ed Enrico Letta.

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Signori, la questione sta in un altro modo e noi abbiamo capito il senso della conta che sta dietro alla  rinuncia di Zingaretti: meglio un dignitoso ritiro che una sonora sconfitta.

 

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