Finalmente in viaggio
Quest’anno prepariamo le valigie senza dimenticare il certificato vaccinale, il lasciapassare cioè per poter andare in vacanza all’estero. Avete programmato un viaggio in Spagna, Portogallo o Croazia? Mi raccomando, non presentatevi negli aeroporti o sui treni senza il documento su cui, manco a dirlo, l’Unione europea ha battibeccato non poco.
In gioco c’era la stessa credibilità delle istituzioni davanti ai cittadini. Alla fine è stato trovato un compromesso sull’ “Eu Digital Covid Certificate” che, dal primo luglio, faciliterà la libera circolazione all’interno dell’Unione europea, che si era persa durante i mesi della pandemia a causa delle misure restrittive (quarantene e test obbligatori) imposte dagli Stati membri per ragioni di salute pubblica.
Sarà disponibile sia in formato digitale (con codice Qr) che cartaceo. Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il Covid (due dosi se previste o una in caso di Janssen) o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dalla malattia. Il certificato naturalmente non sarà considerato un documento di viaggio.
Prendete nota: gli Stati membri Ue non potranno imporre restrizioni come la quarantena, l’autoisolamento o tamponi ulteriori. Tuttavia, se la situazione epidemiologica in un Paese dovesse peggiorare, in base alle prove scientifiche disponibili, sarà possibile per uno governo introdurre misure aggiuntive che devono essere «necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica» e da notificare agli altri Stati membri e alla Commissione al più tardi 48 ore prima.