Ciao Raffa, simbolo di libertà contagiosa
“Ciao Raffa, mitica Carrà”, titola La Gazzetta dello Sport di oggi che ricorda la traiettoria artistica della show girl, una vita passata dal “Musichiere” a “The Voice of Italy”.
Non la dimentica Tuttosport: “Carramba Italia” è il titolo dell’edizione di apertura, un chiaro riferimento al più celebre dei suoi programmi televisivi che ha dato origine a quel buffo neologismo, “carrambata”, che ci siamo abituati ad utilizzare sprizzando meraviglia.
“Chissà se va” apre il Corriere dello Sport citando una sua celebre canzone.
La notizia della morte di Raffaella Carrà ha fatto il giro del mondo, dall‘America Latina alla Spagna. A ricordarla, tra gli altri, le testate Clarìn, La Nación, El Mundo, El Pais, La Vanguardia. La stampa mondiale ricorda le sue canzoni, i look, lo stile, le acconciature, i colori che le varranno persino una mostra a Cinecittà e una popolarità non solo nella cultura latina.
Sarà l’inglese The Guardian a definirla «la popstar che insegnò le gioie del sesso». E poi la Raffa icona-gay, per il suo coraggio, l’energia e libertà a difesa dei diritti. Un ruolo che spiegava, solo in parte, con il cattivo rapporto con il padre: “Mi hanno cresciuto due donne. Tre, contando la nurse inglese: severissima”.
“Qué fantastica esta fiesta” è il titolo di prima pagina di Marca, il principale quotidiano di informazione sportiva in Spagna, che ha voluto fare non solo un elogio al calcio che si giocherà questa sera nella semifinale di Euro 2020 fra le eterne rivali, ma soprattutto un ricordo di Raffaella Carrà, regina anche per il pubblico spagnolo.
Simbolo di “libertà contagiosa” per El Pais, mentre con il suo “Ciao Raffaella”, El Mundo, mette da parte lo sport e lascia a lei la scena principale.
