“Quello che è… non sembra”: un libro e un progetto per sensibilizzare gli studenti

La raccolta di fiabe di Alessia Di Cesare verrà presentata nella nuova biblioteca del comune di Fonte Nuova

Un Libro e un Progetto per portare la sua esperienza e la sua crescita personale nelle scuole e non solo. Alessia Di Cesare ha 38 anni e dal prossimo autunno sarà protagonista di diverse iniziative nella “sua” Fonte Nuova. A metà settembre presenterà il libro “Quello che è… non sembra” in occasione dell’Inaugurazione della biblioteca comunale di Via Machiavelli, mentre a partire da ottobre e per tutto l’anno scolastico, porterà il relativo progetto tra gli studenti della scuola elementare primaria e secondaria in diverse zone di Roma.

Un progetto che mira alla sensibilizzazione e la formazione degli individui partendo dai più giovani, in particolare insegnando il rispetto verso ogni sua forma.

 

Alessia, come nasce questo libro?

All’età di trent’anni circa una serie di avvenimenti, un rapporto affettivo complesso e la profonda crisi che ne è conseguita, hanno radicalmente mutato la mia quotidianità e la visione che avevo della vita.

Appassionata da sempre di psicologia e scienza, ho approfondito diverse tematiche che mi hanno portato nel tempo ad “utilizzare” le relazioni come strumento di crescita personale.

Negli ultimi quattro anni ho iniziato, quasi per gioco, a scrivere storie e racconti che mi venivano in mente d’improvviso mentre ero intenta a fare tutt’altro. Ogni fiaba è infatti, il frutto di studi, di ricerche e scoperte che nascono dal mio vissuto.

Nel tempo è diventata una necessità quella di esprimere, attraverso la scrittura, ciò che sentivo profondamente contemplando la natura o ascoltando il silenzio e, spronata da coloro che leggevano queste metafore, è nata l’idea di raccoglierne alcune all’interno del libro “Quello che è… non sembra”.

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Chi sono i protagonisti di queste fiabe?

Sono gli animali come il bruco, la tartaruga, il leone e la leonessa, ma troviamo anche i fiori e quindi la natura. Le favole hanno diverse tematiche che mirano a “toccare” dei lati di noi stessi. L’intento è infatti, quello di portare il lettore ad osservare i propri condizionamenti e le dinamiche che si instaurano, quasi inconsciamente, nei rapporti, non solo tra persone ma anche con gli animali e la natura.

Il libro si conclude con l’unica favola che ha come protagonisti dei personaggi e che prende spunto da fatti vissuti in prima persona. Quest’ultima storia, anch’essa ricca di metafore e spunti introspettivi, abbraccia tutte le favole precedenti facendo emergere l’evoluzione interiore della protagonista e il senso del suo percorso.

 

Sembrano temi complessi per essere compresi da bambini.

L’approfondimento personale di alcune tematiche mi ha permesso di arrivare alla conclusione che molti dei condizionamenti mentali che abbiamo da adulti, iniziano proprio quando siamo bambini. Siamo influenzati fin dall’infanzia dall’ambiente in cui cresciamo, dalla religione e soprattutto dalla società ed è facile dedurre quanto tutto ciò possa creare nel tempo distorsioni e omologazioni. Per sbloccare questi meccanismi, molti dei quali inconsci, è necessario lavorare su sé stessi e questo richiede non solo coraggio ma anche la capacità di osservarsi e di ascoltarsi. Ecco perché sono convinta che un cambio direzionale dell’attenzione (che ad oggi è proiettata prevalentemente verso l’esterno) è fondamentale per lo sviluppo dell’individuo a maggior ragione nella giovane età.

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Questo libro in particolare, ha come messaggio di fondo la riscoperta dell’Amore vero e della propria Consapevolezza che porta ad andare Oltre le apparenze e gli stereotipi di una società confusa e disorientata.

Successivamente alla sua pubblicazione è nata l’idea di promuovere Il Progetto “Quello che è non sembra” che prende il nome dal libro e che vuole focalizzare il lettore sull’importanza “dell’Introspezione per imparare”.

 

Quali sono gli obiettivi principali del progetto?

Il Progetto ha tre obbiettivi principali: la sensibilizzazione e la formazione degli individui partendo dai più giovani; Insegnare il Rispetto sotto ogni forma sia verso l’Ambiente che verso gli altri ma soprattutto quello per sé stessi; Dare l’opportunità ad ognuno di aumentare la propria consapevolezza per far sì che possa agire Oggi per il bene della comunità di un Domani.

A tale scopo stanno nascendo diverse collaborazioni con Ospedali, Associazioni, Onlus ed Istituti Scolastici che si adoperano per sensibilizzare i bambini e gli adulti sulla riscoperta dell’Uguaglianza, sulla Crescita personale e sull’attenzione per l’Ambiente.

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