Salmo colpisce duro

Il concerto di Olbia fra polemiche e frecciate social

Trasgressione alle regole con un fondo di verità

Dopo le polemiche sul live improvvisato ad Olbia venerdì scorso per lanciare una raccolta fondi a sostegno della Sardegna colpita dagli incendi, Salmo passa al contrattacco senza mezzi termini e colpisce a muso duro.

Il rapper classe 1984 ha spiegato su Instagram che il concerto era stato organizzato «sotto falso nome», sollevando da ogni responsabilità l’amministrazione comunale e che l’intento era quello di protestare contro le limitazioni imposte ai live dalla pandemia.

Salmo non ha neanche perso l’occasione di scagliarsi contro Fedez che lo aveva criticato in precedenza.

“Sei bravissimo come politico ed è quello che devi fare. Te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare la raccolta fondi per aiutare la Sardegna. Perché in quello tu sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità”, conclude Salmo, non prima di aver lanciato l’ultima frecciata sulle vacanze sarde del collega: “Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia”.

La replica di Fedez non si è fatta attendere. “Non mi ha stupito che tu non abbia rispettato le regole — scrive in una delle sue stories su Ig—, mi ha stupito che tu non abbia rispettato le persone. Tutto è politica quando coinvolge la vita e il lavoro dei cittadini quindi mi dispiace dirtelo caro Salmo, ma quello che hai fatto è politica, e per di più della peggior specie”.

“Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione sostenendo pure di farlo per aiutarla, fa di te un narcisista, e anche del tipo più pericoloso, perché evidenzia che in te mancano l’empatia e la maturità necessarie per proteggere la collettività. Prenditi le tue responsabilità, sei adulto e vaccinato (spero)”.

A favore del rapper sardo si è schierato, a sorpresa, Francesco De Gregori. “Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole — scrive il cantautore sui social —. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica leggera e per il nostro pubblico” ha aggiunto De Gregori.

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Intanto il caso Salmo monta e finisce addirittura in Parlamento con un’interrogazione annunciata da Salvatore Deidda, deputato Fdi: “Come è stato possibile lo svolgimento di un concerto quando le discoteche sono chiuse e i locali sanzionati per i clienti che ballano? Chi deve controllare? Perché due pesi due misure?”.

Se gli “stracci” volano via social, continuano ad essere segnalati concerti irregolari, (senza mascherina e distanziamento) nei locali di tutta Italia  documentati con video postati dagli stessi cantanti e dal pubblico sempre numeroso nelle diverse occasioni.

 

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