Jean Paul Belmondo, addio faccia da schiaffi

Morto Bebel, icona del cinema francese

Origini italiane

Jean Paul Belmond, meravigliosa faccia da schiaffi, è morto ieri a 88 anni, nella sua casa parigina assistito dai familiari.

“Resterà per sempre il Magnifico”, ha detto di lui il presidente Emmanuel Macron pochi minuti dopo avere appreso la notizia.

Se ne va un’icona del cinema, popolare e amato non soltanto in Francia. Diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Parigi, “Bebel” è stato protagonista di film popolari ma anche di capolavori d’autore, dominando per mezzo secolo gli incassi francesi con 130 milioni di biglietti venduti.

Infinite relazioni, una vita avventurosa, Belmondo era molto affezionato all’Italia e alle sue origini torinesi. “L’italiano è la lingua che ha accompagnato i miei incontri con i più grandi registi, con le donne più belle, le auto veloci che sono state la mia passione”, ha raccontato qualche anno fa in un’intervista al Corriere della Sera.

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Belmondo era stato adottato dal cinema italiano, interpretando Michele ne “La Ciociara” di Vittorio De Sica e poi Amerigo ne “La viaccia” di Mauro Bolognini. In “Mare matto” di Renato Castellani si era ritrovato per la seconda volta accanto a Sophia Loren.

Dopo l’ictus del 2001 Belmondo aveva lasciato il cinema, ma era sempre rimasto nel cuore dei francesi.

Nelle sue ultime apparizioni pubbliche, come quella per il Leone d’oro a Venezia nel 2016, era rimasto silenzioso davanti alla standing ovation ma il suo sorriso faceva trapelare la soddisfazione per avere avuto “mille vite anziché una”, come titola la sua autobiografia.

“Sono devastato”, ha dichiarato il suo eterno “rivale” Alain Delon. Insieme avevano girato un paio di pellicole fra cui “Borsalino” nel 1970.

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