Incendi devastanti e violenti acquazzoni: un’estate da dimenticare

Roma tra le città più roventi, 28 giorni in più di caldo intenso

Campagne in sofferenza

L’estate italiana 2021 verrà ricordata con le immagini di incendi devastanti e di violenti acquazzoni. Oltre 1300 nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini si sono abbattuti con furia su città e campagne.

Con una media di oltre 14 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola, gli effetti della tropicalizzazione del clima si sono fatti sentire. Ci siamo appena lasciati alle spalle una stagione che si classifica dal punto di vista climatologico come la sesta più calda dal 1800 con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media.

Bologna, Torino, Milano, Venezia, Napoli e Roma sono le città che, pur nella loro diversità, presentano gli stessi rischi a cominciare dall’aumento della temperatura. La capitale ha registrato 28 giorni in più di caldo intenso rispetto inizio secolo.

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Ma a soffrire sono state anche le campagne dove le precipitazioni temporalesche hanno provocato danni ingenti su terreni che non riescono più ad assorbire l’acqua.

L’effetto dei cambiamenti climatici, con l’alternarsi di siccità e di alluvioni, ha avuto ripercussioni significative sull’economia rurale: nel corso dell’anno l’agricoltura italiana ha perso quasi 2 miliardi di euro tra tagli della produzione agricola nazionale e danneggiamenti alle infrastrutture a causa delle mutate condizioni meteorologiche, frane e smottamenti. Per affrontare la situazione, la Coldiretti suggerisce strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e soprattutto con meno burocrazia.

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