Continua il successo del corto “Periferia”

"Essere arrivato così lontano per me è motivo di grande orgoglio e, ancor di più, lo è aver toccato così tanti cuori con un mio progetto."

Dopo la vittoria del premio speciale per la tematica sociale al concorso “Fara Film Festival” e il boom di spettatori alla serata organizzata a Castelnuovo di Porto il 18 settembre (di cui abbiamo parlato nello speciale di Tiburno Società), lo short movie Periferia di Emanuele Simeoli arriva nella Capitale.
Nel pomeriggio del 3 ottobre, infatti, si sono tenute tre proiezioni dell’opera nel plesso Spazio Scena Roma. Un evento sold out a poche ore dall’annuncio della proiezione cui hanno preso parte molti spettatori incuriositi dal singolare evento e chi, nonostante avesse già avuto modo di vedere Periferia, ha approfittato dell’occasione per una seconda visione.
Entrare nel mondo di Periferia vuol dire entrare in contatto con un docufilm dalle venature neorealiste e non solo perchè autofinanziato e realizzato da persone “comuni” (che di mestiere non fanno gli attori), ma soprattutto perchè, come è avvenuto per quel filone cinematografico a cui tanto siamo legati,  tratta proprio della vita “di strada”: difficile, spietata, cruda e dura da digerire. Una nota di merito va proprio al cast che, pur non essendo composto da dei professionisti, ha saputo trasmettere alla perfezione il difficile e scomodo messaggio che il corto prometteva di comunicare: una periferia che potrebbe andare alla deriva ma che, con un po’ di tenacia, amore e coraggio, può salvarsi. Così la stessa periferia non è sinonimo di degrado, ma la vigore speranza di rinascita.
Periferia è un progetto sociale che ha diversi scopi. Il primo è quello di dare lustro alla nostra piccola realtà di Castelnuovo di Porto. Un altro è quello di dare una possibilità a tutti quei ragazzi che durante il periodo del post-lockdown hanno perso la speranza nei loro sogni e il terzo è quello di dare un’opportunità di riscatto a tutte le persone che fanno parte del nostro cast perché, purtroppo, le tematiche che sono affrontate nel cortometraggio le abbiamo vissute noi del cast in prima persona.

La sinossi

Fabrizio e Andrea sono due fratelli vissuti in una famiglia umile, nella periferia di Roma. Fabrizio, dopo aver trascorso una giovinezza tra criminalità, droga e detenzione, riesce reintegrarsi grazie ad un impiego come operatore ecologico e si costruisce una famiglia cambiando il percorso della sua vita. Andrea da sempre attaccato al suo sogno di diventare attore conduce un’adolescenza tra studio e ambizioni ma quando si convince che i suoi sforzi sono inutili “cade” nelle tentazioni e si “perde” nel buio della periferia. Per salvare il fratello, Fabrizio si mette di nuovo nei guai.

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LE INTERVISTE AGLI ATTORI

 

Il regista parla con Tiburno.TV

Siamo partiti con questo progetto da un piccolo paesino in provincia di Roma ed oggi abbiamo appena concluso una proiezione del nostro cortometraggio (con ben tre repliche, tutte completamente sold out) a Trastevere proprio nel cuore della capitale. È pazzesco! Stento ancora a crederci! Essere arrivato così lontano per me è motivo di grande orgoglio e, ancor di più, lo è aver toccato così tanti cuori con un mio progetto. Questo pomeriggio, quando persone che non avevo mai visto prima, mi hanno aspettato fuori dall’uscita del teatro per stringermi la mano e congratularsi con me ho davvero capito quanto Periferia si stia davvero facendo strada. Vedo quel sogno che cerco di rincorrere fin da quando ero bambino materializzarsi pian piano davanti ai miei occhi e solo ora me ne sto rendendo davvero conto. Anzi, forse lo sto ancora metabolizzando! Ho voluto intitolare questo progetto “Periferia” proprio per sdoganare quel luogo comune per cui, erroneamente, questa parola viene associata al degrado, alla delinquenza e all’incompetenza. Basta avere il timore di pronunciarla! Non è una parolaccia! Al contrario, è una parola con una sua valenza, un suo significato e delle sue radici. La periferia non è un luogo “di seconda mano”. Ci vivono persone estrose, lavoratrici, competenti e di valori.
Essere stato invitato a presentare il mio progetto in uno storico teatro della capitale quale lo Spazio Cinema Scena  diretto dalla Responsabile Ufficio Cinema Giovanna Pugliese (che tra l’altro ringrazio infinitamente per l’ospitalità, la professionalità e per il calore con il quale ci ha accolti) credo ne sia la prova inconfutabile!
Un grazie speciale anche a Roselyne Mirialachi che, come sempre, ci ha omaggiati della sua presenza (per noi molto importante) e a Lucrezia Roviello, giornalista della sezione “società” per la rivista “Il Tiburno”, la quale sta seguendo già da qualche mese il nostro progetto con molta passione. Il suo supporto e la sua collaborazione per noi sono fondamentali. Grazie di cuore quindi anche a lei e alla sua rivista per ritagliarsi sempre un piccolo spazio anche per noi. Il prossimo passo? Beh, mi auguro di avere la possibilità di distribuire di nuovo il cortometraggio (nel Lazio e anche fuori) mentre, nel frattempo, stiamo già lavorando per farlo diventare un film vero e proprio!
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