La Bersagliera di Subiaco si sfoga in tv: “Faccio regali a chi voglio”

Gina Lollobrigida, sul suo ex factotum indagato, ha precisato che “è come un figlio”

Da bersagliera a bersagliata. Si è presentata affranta ieri sera in tv da Mara Venier Gina Lollobrigida. La grande attrice di Subiaco, ormai novantaquattrenne, truccatissima, vestito color pastello, ha raccontato le traversie degli ultimi anni, a partire dalle tensioni col suo unico figlio, Milco Skofic. Di mezzo ci sono dei procedimenti in tribunale, ma l’attrice ha tenuto a ribadire che la vita è sua e si comporta come vuole. “Ho diritto di vivere ma anche di morire in pace“, ha detto con gli occhi rossi di lacrime la Lollobrigida. “Ricordati che sei la Bersagliera, forza, non ti ho mai vista così abbattuta“, ha provato a darle la carica Mara Venier.
Prima la questione spagnola ossia del discusso matrimonio per delega nel 2010 con l’imprenditore spagnolo Javier Rigau, 79 anni lei e 45 lui (che era stato accusato di truffa e falso e alla fine assolto per le nozze, secondo lei, stipulate a sua insaputa). Poi, quella romana per via del rapporto di amicizia con Andrea Piazzolla, il suo ex factotum, finito, però, sotto inchiesta per la gestione dei beni della Lollo con l’accusa di circonvenzione di incapace.
E’ come un figlio per me”, ha detto l’attrice in tv, “mi sta accanto come un figlio, mi ha aiutato ad andare avanti. La sua figlia Gina si chiama come me, è una tigre“. “Andrea non ha mai sbagliato. È una persona brava ed il fatto che mi ha aiutato, sta avendo dei guai terribili. La vita è mia ed io decido cosa farne. Fare dei regali ad Andrea e la sua famiglia è una cosa che riguarda me, nessun altro“, ha aggiunto. Piazzolla, che gestiva i beni della Lollobrigida, secondo la procura, avrebbe sfilato all’attrice soldi e beni e una parte di oggetti preziosi – per lo più quadri mobili e cimeli – messi in vendita presso case d’aste tramite un intermediario.
L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Ad ottobre poi la Cassazione ha convalidato il decreto di apertura dell’amministrazione di sostegno per l’attrice, su azione legale promossa dal figlio Milco. E’ lui che ha chiesto all’autorita’ giudiziaria di Roma di mettere i beni di sua madre in mani sicure. Anzi Skofic aveva chiesto la ‘tutela’ anche per la gestione ordinaria della vita di sua madre. I giudici hanno ritenuto che Lollobrigida sia in grado di prendere da sola le sue decisioni per la vita quotidiana, ma non quelle che riguardano la gestione di soldi, societaà, immobili. Il suo nuovo avvocato Antonio Ingroia in collegamento ha spiegato il caso e commentato “da bersagliera in questi anni è stata bersagliata“. L’attrice ha parlato del figlio avuto dal medico slavo Skofic che sposò nel 1949: “La cosa che mi umilia di più e mi da più dolore è mio figlio. Fa male. Ho fatto del bene a mio figlio e come risultato lui è contro di me perché voglio fare quello che voglio della mia vita… Mi hanno sequestrato tutti gli immobili. Un trattamento ignobile. Non voglio più vederlo. Mi sento umiliata perché dovrebbero lasciarmi morire in pace. Non merito questo. Sono accaniti contro di me.”
Sabato sera a Italia Si’ , in onda su Rai1, il conduttore Marco Liorni aveva dato spazio ai legali di Milco Skofic e il figlio Dimitri, gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri che avevano letto una lettera in cui si precisava che “È falso che i nostri assistiti abbiano mai intrapreso azioni giudiziarie contro Gina Lollobrigida. Al contrario, mossi da immutato affetto e viva preoccupazione per il vergognoso annichilimento del suo patrimonio a beneficio del signor Piazzolla e della sua cerchia, essi si sono rivolti all’Autorità competente affinché accertasse i fatti e prendesse i provvedimenti opportuni. Come e’ puntualmente avvenuto. Le condizioni di salute di Gina Lollobrigida sono state accertate sia in sede penale che in sede civile, da primari esperti di psichiatria forense attraverso perizie non di parte, ma richieste e supervisionate da Giudici imparziali, seguendo tutte le regole della scienza e del contraddittorio. Il loro risultato e’ concorde ed inequivoco“.
LA PERIZIA
A pesare sull’incolpazione del giovane manager una perizia psichiatrica sull’attrice effettata nell’estate 2017. Gina Lollobrigida, aveva scritto lo psichiatra forense Massimo Di Genio, “pur senza sconfinare in una condizione di infermità mentale, presenta una personalità con caratteristiche disarmoniche in cui sono emersi tratti di tipo narcisistico, ossessivo, compulsivo, istrionico e paranoideo”. Caratteristiche che hanno determinato “un indebolimento della corretta percezione della realtà e della capacità di rapportarsi a essa, tale da configurare una condizione di deficienza psichica”. Piazzolla, aveva così concluso la procura nel chiederne il processo, si sarebbe fatto largo proprio approfittando “della vulnerabilità e menomazione del potere di critica dell’attrice ormai ultranovantenne. A piazzale Clodio ci sono due procedimenti aperti a riguardo. (A.P.)

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