GUIDONIA - Un tesoro di soldi sporchi, confiscati beni per 5 milioni di euro

Blitz della Guardia di Finanza: i beni di un imprenditore 38enne passano allo Stato

In quasi vent’anni di attività ha accumulato un impero. Vent’anni di attività illecite tra riciclaggio e spaccio di droga trasformati in un patrimonio fatto di ville con piscina, terreni, auto di lusso, aziende, hotel, ristoranti.

Per questo la Guardia di Finanza del Gruppo di Guidonia ha confiscato un patrimonio di circa 5 milioni di euro ad Alessio D., 38enne imprenditore di Guidonia con precedenti penali e giudiziari per spaccio di droga, bancarotta fraudolenta e frode fiscale.

Tra il 28 febbraio e il 4 marzo i militari diretti dal tenente Lorenzo Bernardi e coordinati dal tenente colonnello Giuseppe Bifero hanno eseguito la confisca di primo grado di aziende, immobili, autovetture e rapporti finanziari, per cui il patrimonio dell’imprenditore passa allo Stato almeno fino a un accertamento definitivo sulla detenzione di ricchezza proveniente da attività illecita con decreto irrevocabile.

La confisca di primo grado è un provvedimento emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma su richiesta del Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto a seguito di un’attività investigativa durata circa un anno sui patrimoni illecitamente acquisiti culminata il 16 ottobre 2020 col sequestro dei beni.

Le indagini delle Fiamme Gialle hanno consentito di delineare il profilo criminale di Alessio D. che, nell’arco di quasi un ventennio, è stato imputato e anche condannato per fatti di riciclaggio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reiterate violazioni penali-tributarie. Fatti che ne hanno comportato la qualificazione – nel 2020 – di persona “socialmente pericolosa” ai sensi del “Codice Antimafia”.

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I militari diretti dal tenente colonnello Bifero hanno effettuato un lavoro minuzioso e certosino sulla scorta degli atti di indagine nelle quali il 38enne è stato implicato in passato. Così le Fiamme Gialle hanno scandagliato i patrimoni dell’imprenditore, della compagna e di vari “prestanome” a lui collegati. L’attività investigativa ha fatto emergere un significativo patrimonio societario e immobiliare considerato del tutto incongruente rispetto ai redditi dichiarati. Le intercettazioni telefoniche acquisite dai fascicoli del passato hanno confermato inoltre che Alessio D. utilizzava i proventi dello spaccio di droga per l’acquisto di attività imprenditoriali di pregio.

Confiscata la sua villa con piscina in via Casal Bianco a Guidonia e un terreno adiacente, intestati all’imprenditore e alla moglie, compresi alcuni conti correnti della coppia.

Sotto confisca sono finite anche una Porsche Macan e una moto Yamaha T-Max 500: i mezzi sono stati affidati alla Guardia di Finanza di Guidonia che li utilizzerà per le attività investigative.

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La misura di prevenzione coinvolge anche la totalità delle quote di 4 società. Tre di esse operano nel settore turistico-alberghiero e hanno in gestione un hotel di lusso vicino a piazza Navona, un lussuoso bed&breakfast e un ristorante “stellato”, entrambi nel quartiere Aventino di Roma: le tre attività proseguono la loro attività gestiti dall’amministratore giudiziario che vigilerà su tutti i beni sotto la direzione del giudice delegato del Tribunale misure di prevenzione di Roma.

Sotto sequestro anche le quote di una quarta società operante nei settori del design di moda e industriale.

Riconsegnata, invece, un’azienda operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari con sede a Monterotondo, che il 16 ottobre 2020 era stata sequestrata.

“L’attività – commenta il Procuratore Menditto – testimonia il costante impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto alla criminalità e di recupero delle ricchezze illecitamente accumulate. Il decreto di confisca del Tribunale di Roma non è definitivo essendo esperibili gli ordinari rimedi, da parte del proposto”.

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